Tutto esaurito alla presentazione del libro di Adriana Rasera sui valdobbiadenesi illustri. Il sindaco: “Lo doneremo in occasioni ufficiali”

Tutto esaurito alla presentazione di “Terra e Genio. Vite di valdobbiadenesi illustri”, il nuovo libro della giornalista e docente di comunicazione Adriana Rasera presentato ieri all’Auditorium Piva di Valdobbiadene.

Tante le persone che avrebbero voluto partecipare alla presentazione del libro: per questo l’amministrazione comunale di Valdobbiadene, dispiaciuta per non aver potuto accogliere in auditorium un numero di persone superiore a quello consentito dalle nuove regole Covid, ha promesso che verranno fatte altre presentazioni.

Quando si parla della storia di Valdobbiadene, come hanno dimostrato anche altre occasioni simili in passato, i cittadini partecipano con entusiasmo, e questo è un dato che spinge ad una riflessione a 360 gradi sullo spirito di appartenenza alla comunità.
L’autrice ha accompagnato i presenti in un singolare viaggio alla scoperta di alcune delle personalità più illustri del paese, tralasciando dei nomi solo per questioni di tempo.

Interessanti le figure di cui si è parlato durante la serata: dai vescovi Felice Pilumno e Pietro Paolo Dalla Costa al giurista Angelo Antonio Fabro, passando per il botanico Renato Pampanini e per l’insigne linguista e filologo Ugo Angelo Canello senza dimenticare “I Piva”, i fratelli Arrigoni, l’anglista Elio Chinol, l’infermiere cappuccino Francesco Bertuolo e l’enologo Pietro Berton.

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“Sono stati tre anni di lavoro – ha affermato Rasera – Questo libro nasce principalmente da una curiosità personale: approfondire la storia delle persone che hanno lasciato un segno a Valdobbiadene, cercando anche e soprattutto quelle meno conosciute che, però, hanno dimostrato di avere un peso specifico notevole. Per questi personaggi ho cercato di recuperare spessore e contorni, ricercando le notizie ‘in trasparenza’, e ho segnalato anche il tratto umano guardando a documenti che per certi storici sono meno interessanti”.

“La storia di Valdobbiadene passa necessariamente attraverso la storia delle personalità, di uomini e donne che l’hanno vissuta e attraversata nei secoli – conclude – All’inizio, per ogni personaggio avevo all’incirca una cinquantina di pagine. Ho volutamente ridotto i documenti che avevo trovato a massimo 5, 6 o 7 pagine per autore perché, secondo me, un libro di storia locale non può più essere un tomo ma deve seguire la predisposizione delle persone e deve essere più ‘aerodinamico’. È questo il motivo per cui in ogni capitolo c’è uno spazio per la documentazione storica, buona parte inedita, e l’ultimo anno è stato di ricerca iconografica”.

“Questo libro sposa un desiderio dell’amministrazione comunale – ha affermato il sindaco Luciano Fregonese -, quello di dotarsi di un nuovo e ulteriore libro di rappresentanza, istituzionale, che possa essere donato e presentato in occasioni ufficiali per tutte le visite che riceviamo da persone che arrivano da tutta Italia e da tutto il mondo. La volontà era proprio quella di fare un libro diverso dal solito e di concentrarci sulle persone”.

“Casualmente questo desiderio si è incrociato con un lavoro che Adriana Rasera da qualche anno stava già portando avanti e da qui è nato questo importante libro – conclude – Già il fatto che ci sia il ‘tutto esaurito’ e che, necessariamente, dovremo fare un’ulteriore presentazione, dimostra quanto alta sia l’attenzione dei valdobbiadenesi. Questo è un libro che ci fa riscoprire le nostre origini, che ci rende orgogliosi di essere valdobbiadenesi e che ci deve stimolare a prendere esempio da nostri concittadini illustri che, con la loro spontaneità, capacità e dedizione, si sono fatti conoscere in tutto il mondo”.

Per il primo cittadino era doveroso rendere omaggio a questi personaggi, alle loro famiglie e a tutti i valdobbiadenesi attraverso questo libro.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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