È difficile sradicare il preconcetto che riguarda le scuole professionali italiane e che spesso insiste sul fatto che in queste realtà si trascurano le materie teoriche, e la cultura in generale, puntando esclusivamente sui laboratori e sulle esperienze pratiche.
Da alcuni anni la Scuola di Ristorazione Dieffe di Valdobbiadene cerca di abbattere questi pregiudizi proponendo diversi eventi e progetti che hanno come obiettivo la valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali, con un occhio di riguardo per quello che succede nel mondo.
Vanno in questa direzione proposte come la “Cena Dieffetto” dello scorso 7 novembre dal titolo “La Cucina Veneziana del Medioevo”, che ha visto come protagonisti gli studenti di 3A e 3B.
Gli alunni, impegnati nel servizio in sala-bar e cucina, hanno approfondito la conoscenza di alcuni piatti della tradizione veneziana e, grazie all’incontro con il giornalista e scrittore Alessandro Marzo Magno, ospite della rassegna targata Dieffe “Vite cambiate che cambiano il mondo”, sono stati accompagnati in un viaggio alla scoperta di Venezia partendo dalla storia di alcuni personaggi illustri che hanno vissuto nella città lagunare. Questo progetto è stato impreziosito da un viaggio di istruzione a Torcello, Murano e Venezia, che ha coinvolto quasi tutti gli studenti dell’istituto di ristorazione valdobbiadenese.
Oltre alle “Cene Dieffetto” e ad altri eventi a tema legati al mondo della cucina e dell’accoglienza turistica, come il Tiramisù Day, la Dieffe si è fatta conoscere nel panorama nazionale grazie al Festival dell’Innovazione Scolastica, che ha coinvolto decine di scuole da diverse Regioni italiane che lo scorso settembre si sono ritrovate a Valdobbiadene per parlare di innovazione.
L’inclusione resta uno dei punti di forza dell’istituto, frequentato da studenti di 20 etnie diverse e che i docenti cercano di valorizzare grazie ad appuntamenti come il pranzo multietnico di giugno, rivolto agli alunni di prima e alle loro famiglie, e ad eventi esclusivi ai quali, come in occasione dell’edizione del 2021 del Festival Italo-Marocchino di Treviso, hanno partecipato giornalisti, rappresentanti delle istituzioni locali e regionali, realtà imprenditoriali e associazioni impegnate nel dialogo interculturale.
Una scuola a misura di studente che ha creato una sinergia importante con le aziende del territorio, che apprezzano il grande lavoro del dirigente scolastico, dei docenti e del personale amministrativo nel preparare gli alunni alle sfide che dovranno affrontare nel loro percorso professionale.
Oltre alle materie di indirizzo, cucina (con macelleria), sala-bar (con enologia), pasticceria e caseificazione, gli studenti della Dieffe vengono preparati nelle classiche discipline teoriche, italiano, inglese, storia, religione, diritto, scienze e matematica, alle quali si aggiungono comunicazione e accoglienza turistica per fornire tutti gli strumenti utili per lavorare nel settore che hanno scelto.
“Nel nostro istituto – spiega il dirigente scolastico Paolo Andreolli – qualifichiamo e diplomiamo ragazzi che andranno a specializzarsi in cucina, pasticceria, caseificazione, sala e bar. Parliamo di tutto quello che riguarda la ristorazione e la produzione degli alimenti. Recentemente abbiamo avuto l’onore di organizzare una delle ‘Cene Dieffetto’ per mostrare ai nostri studenti la bontà e la bellezza della tradizione che ci circonda e far vedere ai genitori, agli orientatori e agli ospiti quali sono le immense capacità dei nostri ragazzi”.
“Noi crediamo profondamente che il lavoro sia formativo – aggiunge il professor Alberto Raffaelli, già preside della Dieffe di Valdobbiadene -, e la ristorazione è una professione particolarmente significativa perché educa i ragazzi al rispetto e alla cura delle cose. Basta vedere come vengono preparati i tavoli o come viene tenuta la cucina. Per noi, inoltre, introdurre i ragazzi stranieri nel mondo della cucina vuol dire farli entrare per la porta principale della nostra cultura. Una grande occasione per loro e per noi come insegnanti”.
In occasione degli eventi realizzati all’interno e all’esterno della scuola, gli studenti della Dieffe incontrano chef e professionisti del mondo della ristorazione per un contatto diretto con chi ha fatto della sua passione un lavoro che, in molti casi, può dare grandi soddisfazioni se portato avanti con passione e impegno.
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