Venerdì 11 gennaio 2019 è stato pubblicato un avviso esplorativo per sollecitare delle manifestazioni di interesse alla concessione in uso dell’ala est dell’ex opificio di Villa dei Cedri a Valdobbiadene, ai fini della realizzazione di un bar-ristorante con progettazione ed esecuzione dei lavori di restauro e miglioramento sismico a carico del concessionario e canone a scomputo. Con questo avviso, quindi, si vogliono ottenere delle manifestazioni di interesse propedeutiche all’avvio di una procedura selettiva per l’individuazione di un soggetto interessato all’acquisizione in concessione.
L’amministrazione comunale di Valdobbiadene, con questo ulteriore sviluppo, vuole valorizzare l’adiacenza sud, denominata “ex opificio” dove intende collocare, nella sua ala ovest, il “Museo di Archeologia Industriale e del Paesaggio (Maip)”, destinando invece la sua ala est a bar-ristorante a servizio del museo nonché di svariati eventi, manifestazioni ed attività che saranno svolte in Villa dei Cedri e, in generale, nel territorio.
“Prosegue la volontà dell’amministrazione di Valdobbiadene – spiega il sindaco Luciano Fregonese – di riportare la Villa dei Cedri al centro della politica culturale del nostro paese attraverso un ‘masterplan’ che prevede la possibilità di interventi per step successivi con degli indirizzi nella modalità di reperimento della risorse”.
“Il ‘masterplan’ di 8.900.000 euro – prosegue il primo cittadino di Valdobbiadene – si può suddividere in alcuni sotto-interventi che saranno economicamente sostenibili. Si possono valutare i bandi europei ‘Horizon’, le linee di finanziamento ministeriali, i bandi regionali per il patrimonio culturale, i bandi Irvv (Istituto regionale per le ville venete) o degli stanziamenti e possibili interventi pubblico-privati. Quello previsto da questo avviso esplorativo è proprio uno di questi ma non è l’unico”.
“Stiamo seguendo la strada della Regione e del Ministero – conclude il sindaco Fregonese – e con questo avviso esplorativo invitiamo il soggetto privato interessato a valutare un progetto di grande impatto per il turismo locale e un’ottima possibilità economica per gli imprenditori che lavorano nel settore della ristorazione. Il privato dovrà occuparsi della messa in sicurezza e della sistemazione dell’ala in questione, per un importo di 780 mila euro, a fronte di una convenzione che prevede la concessione in uso pluriennale, fino ad un massimo di trent’anni, della struttura che verrà adibita a bar-ristorante. In cambio dei lavori di ristrutturazione, quindi, si avrà questa concessione d’uso vincolata (uso ristorativo-ricettivo) che dovrà essere attinente al museo, promuovendo le tradizioni enogastronomiche del nostro territorio, il cui paesaggio verrà celebrato proprio grazie a questo nuova struttura. Alla scadenza della concessione, ci sarà la restituzione alla collettività”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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