Coniugi perdono l’orientamento sul Colle della Forcona: recuperati dal soccorso alpino al confine con Lentiai

È finita senza conseguenze negative la vicenda di due coniugi della provincia di Venezia che, intorno alle ore 19 di ieri, lunedì 16 settembre 2019, hanno perso l’orientamento nelle montagne valdobbiadenesi.

Proprio ieri, infatti, la centrale del 118 di Treviso, su segnalazione del 112, ha allertato il soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane per una coppia di escursionisti che avevano smarrito l’orientamento al rientro da Malga Mariech verso il rifugio “Posa Puner”.

Marito e moglie di San Michele al Tagliamento, 73 e 70 anni, avevano sbagliato direzione all’altezza di Malga Federa, finendo sul Colle della Forcona.

La squadra di soccorritori ha intuito, dalla descrizione del percorso seguito, dove la coppia potesse trovarsi e, salendo in jeep, l’ha individuata all’altezza del “Capitel de Garda”, al confine con Lentiai.

Caricati a bordo, marito e moglie sono stati accompagnati dai soccorritori alla loro macchina.

Michela Canova, operatrice del Soccorso Alpino e Speleologico Veneto, ha voluto fare un bilancio della situazione dei soccorsi durante l’estate appena trascorsa: “Quest’estate abbiamo avuto diverse chiamate, soprattutto nell’area del Grappa per il problema dei parapendii. Sono aumentati i casi di intervento, complici i social network che ci fanno credere che sia tutto semplice, invogliandoci a compiere azioni spericolate senza una preparazione adeguata”.

“In Veneto – conclude Michela Canova – il numero da chiamare in casi come quello dei due coniugi di San Michele al Tagliamento è il 118. È fondamentale un’opera di sensibilizzazione, a partire dei ragazzi delle scuole, sui rischi che si corrono in montagna e sulla tutela dell’ambiente”.

Per il territorio dell’Alta Marca Trevigiana ci sono due stazioni del soccorso Alpino: una per le Prealpi Trevigiane, da Fregona a Valdobbiadene, e una per la Pedemontana del Grappa.

A livello organizzativo ci sono sempre tre persone disponibili 24 ore su 24 e poi, a seconda delle necessità, in ogni Comune ci sono altri soccorritori che si mettono a disposizione per interventi tempestivi che, spesso, aiutano a salvare delle vite umane.