Valdobbiadene, donna islamica esclusa dalle piscine comunali. Montenuoto: no discriminazioni, modificato il regolamento

Episodio controverso alle piscine comunali di Valdobbiadene: giovedì scorso, 27 giugno, non è stato consentito l’accesso alle vasche ad una signora 39enne di origine marocchina perché voleva entrare con il velo e vestita.

Così la donna ha preferito andarsene insieme ai due figli, nonostante volesse soltanto sorvegliarli a bordo vasca e non avesse intenzione di entrare in acqua.

Una scelta che potrebbe essere vista in modo negativo; una prima volta che, in realtà, non è stata affatto una discriminazione religiosa. La società sportiva Montenuoto, ente gestore delle piscine comunali, ha voluto fare per questo chiarezza sulla vicenda: “Non abbiamo allontanato a priori questa signora, ma le abbiamo soltanto comunicato che il regolamento dell’impianto natatorio obbliga tutti gli utenti ad accedere alle vasche con costume e ciabatte. Nessuna discriminazione religiosa, quindi, ma una richiesta di rispetto di disposizione interna, prevista da anni per motivi di sicurezza”

La direzione della piscina, comunque, ha subito modificato il regolamento con una clausola particolare: “Poche ore dopo abbiamo deciso che in estate, qualora un genitore abbia la necessità di accedere alla piscina con i figli e non voglia stare in costume, avrà la possibilità di rimanere vestito ma dovrà indossare le ciabatte”.

Un chiaro segno di apertura e di rispetto interreligioso che è stata comunicata alla signora e che ha subito messo la parola “fine” a qualsiasi critica o polemica.

(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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