Valdobbiadene, emozioni e tanto lavoro per la rinascita dell’ospedale: l’esperienza dei volontari Avab

Sono giorni di duro lavoro, ma anche di orgoglio nel sentirsi utili alla comunità, quelli dei tanti volontari impegnati nel recupero dell’ex ospedale di Valdobbiadene per l’emergenza Coronavirus.

Diversi gruppi sono concentrati nelle operazioni di pulizia e di riordino del “monoblocco” che si trova subito a destra rispetto all’entrata principale dell’ex presidio ospedaliero valdobbiadenese.

Anche per la protezione civile e per l’Avab (Associazione volontari antincendio boschivo) di Valdobbiadene sono ore di grande lavoro e per molti volontari, che conoscevano bene l’ospedale prima della chiusura, si tratta di un’esperienza dal grande valore emotivo.

“Quando sono arrivato nell’ex ospedale la scorsa domenica – spiega Cristian Tessaro, presidente dell’Avab di Valdobbiadene – si vedeva già che i lavori erano stati impostati bene in partenza. La soddisfazione più grande per me è stata quella di constatare la sincronia dei diversi gruppi: davanti ai problemi abbiamo dimostrato di essere una vera squadra. È stata una delle cose più belle mai viste in tanti anni di lavoro e di servizio alla mia comunità. Ci siamo trovati bene anche con gli alpini e ringrazio Maurizio Miotto per il supporto che ci ha dato”.

FOTO AVAB 9

Sono arrivati volontari anche da Giavera, Montebelluna, Cornuda e da altri paesi – prosegue Tessaro – Abbiamo fatto un giro dell’ex ospedale con l’assessore regionale alla protezione civile, Gianpaolo Bottacin, e devo dire che le autorità regionali sono sempre disponibili e si fanno sentire. Veder rinascere l’ex ospedale è una soddisfazione immensa. Ho visto l’impegno di tutti e gli alpini ieri ci hanno preparato il pranzo e, rispettando sempre le prescrizioni per evitare i contagi, anche nel pomeriggio ci hanno rifocillato con pane, formaggio e dolci: era come essere in famiglia”.

Il sindaco di Valdobbiadene è sempre con noi – conclude il presidente dell’Avab di Valdobbiadene -, penso che non veda più casa sua, perchè o è con noi o è in municipio. Facciamo anche delle riunioni per coordinare i lavori e, nel caso in cui dovessero essere portati dei pazienti all’ospedale, noi volontari Avab, insieme ai vigili del fuoco, inizieremo a sorvegliare l’ospedale con turni che copriranno tutte le ore del giorno e della notte. Saranno turni da 8 ore con circa due o tre volontari al giorno”.

A Valdobbiadene sono tutti d’accordo sul fatto che l’impegno dei volontari in queste giornate costituirà per sempre una delle pagine più belle della storia della comunità valdobbiadenese.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: per gentile concessione dell’Avab di Valdobbiadene).
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