A Valdobbiadene, negli ultimi mesi, non si parla d’altro che del futuro della centralissima piazza Guglielmo Marconi (nella foto). Sono state spese molte parole su questo tema e, ora, chi proprio non riesce a digerire il nuovo assetto della piazza passa appunto dalle parole ai fatti proponendo una raccolta firme per capire quale sia realmente la posizione dei cittadini sulla questione.
Dopo la modifica sperimentale della viabilità e dopo la chiusura parziale della piazza, dalla parte che si trova proprio davanti al municipio, alcuni valdobbiadenesi, evidentemente in contrasto con le scelte dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luciano Fregonese (nella foto), hanno deciso di creare un comitato spontaneo che si sta occupando di raccogliere delle firme, con moduli presenti in alcuni esercizi commerciali e disponibili anche in case di privati cittadini, per far comprendere al sindaco e ai membri della sua giunta che tante persone non ritengono migliorativi i nuovi interventi posti in essere nel centro storico di Valdobbiadene che, a detta dei promotori della raccolta firme, ha perso la sua bellezza e la sua comoda fruibilità originaria.
Giorgio Bellini, un pensionato valdobbiadenese tra i primi promotori della sottoscrizione, ha dichiarato: “Io amo il mio paese e ritengo che quello che si sta facendo stia svilendo la piazza e sia un danno d’immagine per Valdobbiadene. L’amministrazione locale, a mio parere, non ha comunicato per tempo come avrebbe voluto procedere”.
“Ci stiamo muovendo – prosegue Bellini – portando i moduli in bar, esercizi commerciali e nelle case di privati. Sono andato ad alcuni incontri partecipativi ma sono rimasto deluso da come erano strutturati. Per un lavoro così importante, come quello della riqualificazione della piazza, sarebbe stato opportuno partire da una vera e propria filosofia di progetto”.
“Mi sono confrontato con alcuni esercenti del centro – conclude il promotore della raccolta firme – che mi hanno detto di aver subito dei danni economici che sarebbero collegati ai lavori sulla viabilità e sulla piazza. Lancio un appello affinché si possa tornare a vedere la piazza come il salotto del paese e perché possa essere vissuta piacevolmente dai residenti e dai turisti“.
Luciano Fregonese (nella foto), sindaco di Valdobbiadene, non vedendo negativamente questa raccolta firme, ha spiegato: “A gennaio finirà la fase sperimentale relativa ai nuovi lavori di modifica della viabilità. Anche grazie al progetto partecipativo di “Vivi la piazza” abbiamo avuto modo di conoscere la posizione di centinaia di cittadini che hanno portato contributi significativi per proseguire in questo percorso impegnativo che ci ha responsabilizzato molto”.
“Considero la raccolta firme – prosegue il primo cittadino di Valdobbiadene – un contributo ulteriore che ci daranno coloro che per svariati motivi non hanno potuto partecipare agli incontri che abbiamo organizzato. Vorrei ribadire a chi si è espresso con frasi come “ridateci la piazza”, che la piazza non è mai stata “del sindaco” e nessuno ha negato la possibilità di manifestare la propria posizione sulla questione”.
“Prima dell’ultimo incontro di questa sera di “Vivi la piazza” – aggiunge Fregonese – ci sarà il tavolo con i professionisti locali che ci hanno chiesto di andare avanti. Saranno elaborate le osservazioni e saranno presi in considerazione tutti i contributi dati dai cittadini durante gli incontri pubblici. Nelle prossime settimane ci saranno i tavoli di lavoro con le cinque consulte, organi nominati da maggioranza e minoranza con all’interno i vari rappresentanti delle categorie che è doveroso sentire. A fine gennaio, quando finiranno i sei mesi della sperimentazione, saranno convocate le commissioni consiliari che hanno natura esclusivamente politica”.
“A febbraio – conclude il sindaco di Valdobbiadene – sarà avviato un bando per un concorso di progettazione dove saranno seguite le indicazioni dei tavoli di lavoro di questi mesi nell’ottica di una partecipazione responsabilizzata che non è mai venuta a mancare. Il bando sarà chiuso verso fine aprile e poi un’apposita commissione farà le opportune valutazioni. Vista l’onerosità dei lavori di riqualificazione della piazza avremo bisogno di due o tre lotti di intervento per circa due anni di lavori che saranno accompagnati sempre dalla possibilità di fornire contributi e idee migliorative. Mi sento di aggiungere che partecipazione pubblica non vuol dire accontentare tutti ma confrontarsi insieme e, purtroppo, per ogni scelta c’è una rinuncia. Nessuno può dire che non sia stato dato spazio a tutti per esprimere la propria opinione nel rispetto di visioni differenti”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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