Valdobbiadene, ieri l’incontro “Quanto vale la bellezza”. Il presidente Montedoro: “Portiamo il Veneto nel mondo come un’unica voce”

Ieri sera, nella suggestiva cornice di Villa dei Cedri a Valdobbiadene, si è tenuto l’incontro dal titolo “Quanto vale la bellezza”, quarta e ultima tappa degli appuntamenti di Green & Blue (hub del Gruppo Gedi dedicato ai temi della sostenibilità), per parlare delle prospettive economiche, e non solo, delle eccellenze ambientali e culturali del Veneto.

Il Comune di Valdobbiadene non è stato scelto a caso perché dal mese di settembre 2021 ospiterà la sede dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, dando inizio ad una nuova fase di promozione del territorio riconosciuto Patrimonio dell’Umanità nel luglio del 2019.

Dopo i saluti del sindaco Luciano Fregonese, è intervenuto a distanza il divulgatore scientifico e autore televisivo Mario Tozzi, che ha parlato dei cambiamenti climatici, della salvaguardia della bellezza dei territori, delle energie rinnovabili e del superamento degli allevamenti intensivi.

L’assessore al turismo della Regione Veneto, Federico Caner, si è concentrato sul tema della sostenibilità e ha parlato dell’idea di allungare la stagione turistica sul territorio veneto, spalmando gli arrivi dei visitatori in un periodo più lungo.

“Dobbiamo puntare anche sulla formazione del cittadino – ha affermato Caner – perché ognuno di noi, se viene fermato da un turista, deve saper dire cosa c’è sul territorio. È importante anche uno sviluppo dal punto di vista della sostenibilità. Non immagino grandi alberghi nelle colline Unesco perché l’idea è quella di recuperare le strutture già presenti: in questo la Soprintendenza ci deve dare una mano perché oggi diventa difficile mettere a posto anche una casupola. Infine, dobbiamo agganciare il tema del prodotto al territorio”.

In seguito, sono intervenuti Marina Montedoro, presidente dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, Mara Nemela, direttrice di Fondazione Dolomiti Unesco, e Andrea Colasio, assessore alla cultura del Comune di Padova.

Dopo le Dolomiti, l’Orto Botanico di Padova, Venezia e la sua laguna, la città di Verona, Vicenza e le ville del Palladio, i siti palafitticoli, le colline del Prosecco e le opere di difesa veneziane (XVI e XVII secolo), anche la Città del Santo attende nei prossimi giorni il sigillo da Parigi per il riconoscimento dei suoi affreschi del Trecento.

Montedoro ha spiegato che, durante la pandemia, la sua associazione si è concentrata su diversi progetti di valorizzazione del territorio: dalla mappatura dei sentieri alla cartellonistica nei vari Comuni fino ad arrivare al progetto del Cammino delle Colline Unesco, nelle quali si è registrata un’accelerazione nelle presenze turistiche dopo la riapertura.

“Dobbiamo potenziare la rete tra i vari Comuni e tra le realtà presenti nel sito delle Colline Unesco di Conegliano e Valdobbiadene – ha affermato Montedoro – L’obiettivo a livello regionale, invece, è quello di portare il Veneto nel mondo come un’unica voce”.

La direttrice di Fondazione Dolomiti Unesco ha parlato delle sfide che attendono le comunità di montagna e della bellezza delle Dolomiti che va oltre l’estetica visto il grande lavoro di valorizzazione della cultura, delle tradizioni e dell’identità locale.

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In collegamento con Villa dei Cedri anche Filippo Rodriguez, responsabile sostenibilità Enel Italia, mentre Giancarlo Moretti Polegato, presidente di Villa Sandi, ha portato l’esperienza della sua azienda che negli anni è stata ambasciatrice della bellezza e della capacità di fare impresa in quest’area del Veneto.

“Queste colline sono spettacolari – ha commentato Polegato -, una bellezza unica. Oltre al vino, che tutto il mondo conosce perché il Prosecco ormai non ha più confini (ad esempio noi siamo presenti in 115 Paesi), c’è un territorio che è fantastico. Questi aspetti potranno richiamare in questi luoghi molti turisti. Anche se il Veneto è la prima Regione in Italia per il turismo, questo territorio merita di essere conosciuto ancora di più. Ora è importante comprendere che il riconoscimento Unesco è una grande opportunità per farci apprezzare per tutto quello che possiamo offrire”.

L’incontro è stato moderato da Luca Ubaldeschi, direttore de “Il Secolo XIX” e coordinatore degli appuntamenti “I territori Green & Blue”, e da Fabrizio Brancoli, direttore de “La Tribuna di Treviso” e dei quotidiani veneti Gnn, mentre Francesca Sforza, vicedirettore Green & Blue e giornalista de “La Stampa”, si è collegata per l’intervista con Tozzi.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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