Il padiglione Degenze del Guicciardini diventerà un Covid Hotel: lo ha confermato poco fa il sindaco Luciano Fregonese, che oggi è stato chiamato dal direttore generale dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, Francesco Benazzi, il quale lo ha informato dell’attivazione di 20 posti nei prossimi giorni per il servizio di Covid Hotel.
Una notizia che circolava da circa una settimana visto che lo scorso mercoledì 21 luglio Aldo Lorenzon, referente tecnico dell’ospedale, aveva detto che l’azienda sanitaria locale stava studiando le modalità per attivare questo servizio che partirà in settimana.
Anche in questa nuova fase della pandemia la comunità di Valdobbiadene darà il suo importante contributo, così come è stato fatto nei momenti più critici dell’emergenza Coronavirus.
Nel mese di marzo 2020 l’ex ospedale valdobbiadenese, chiuso da anni, è stato recuperato in tempi record dalla Protezione civile Ana, dai volontari Avab e dal personale sanitario per venire incontro alla sanità veneta in difficoltà.
“Noi ci siamo e continuiamo con l’attività fatta in questo anno e mezzo – ha affermato Fregonese – Se hanno pensato a noi vuol dire che si è lavorato bene. È stata fatta la richiesta di attivazione in Regione per la Protezione civile e anche questa volta l’Ipab San Gregorio sarà coinvolto, perché seguiremo il modello che ha funzionato per l’ospedale Covid. Al momento il quinto piano, dove si trovavano i pazienti ricoverati, è chiuso perché il Covid Hotel sarà al terzo”.
I turisti e i viaggiatori stranieri risultati positivi al Covid-19 durante i controlli all’aeroporto di Treviso, nel caso in cui non dovessero avere una struttura privata dove trascorrere la quarantena, verranno trasferiti a Valdobbiadene per trascorrere il periodo di isolamento previsto in queste situazioni.
Con l’ordinanza della Regione Veneto firmata lo scorso 19 luglio, che ha istituito misure di controllo e di sicurezza per chi arriva negli aeroporti veneti, si raccomanda fortemente il test anti-Covid per i passeggeri in arrivo da Regno Unito, Malta, Spagna, Grecia, Slovenia, Croazia, Paesi Bassi, Belgio, Portogallo, Francia, Cipro, Lussemburgo, Romania e Bulgaria.
A partire da martedì 20 luglio, infatti, sono stati allestiti dalle Ulss 2, 3 e 9 specifici punti tamponi negli aeroporti Marco Polo di Venezia, Catullo di Verona e Canova di Treviso, oltre che negli scali portuali.
Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha specificato che il tampone è obbligatorio per i lavoratori della sanità e della crocieristica da qualunque provenienza, fortemente consigliato per chi non è vaccinato e volontario per i viaggiatori in possesso di Green pass post-vaccinazione.
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it