Valdobbiadene, Villa dei Cedri. L’hanno chiamato in molti modi: il presepe dei record, un’opera d’arte che rende omaggio alla storia comunale, la culla della Natività e di antiche tradizioni paesane ormai perdute.
Merito di un gruppo di volontari che, coordinati da Maurizio Ruggiero (nella foto), docente di storia dell’arte originario della Costiera amalfitana, otto anni fa ha deciso di intraprendere un viaggio nel passato, per poi raccontare quest’emozionante esperienza ai concittadini. Tutto questo è il presepe artistico di Valdobbiadene, da due anni ospite al piano terra dell’ottocentesca Villa dei Cedri: il presepe dei record, con i suoi 200 metri quadrati di superficie e le oltre 300 statuine realizzate interamente a mano.
Molto tempo è trascorso dalla nascita di quel coraggioso progetto, un passo alla volta con impegno, dedizione e il costante sostegno dell’amministrazione Fregonese, fino ad arrivare ai successi di queste festività natalizie. Infatti, come annunciato dal primo cittadino e dallo stesso Ruggiero: “Dal giorno di apertura del presepe il 4 dicembre scorso sono state raggiunte le duemila presenze, provenienti in larga maggioranza da fuori Provincia e Regione ma anche da Brasile, Finlandia, Germania e Stati Uniti d’America”.
Questo presepe è anche una straordinaria occasione per far conoscere ai giovani la Valdobbiadene di una volta, con il suo vasto patrimonio di usi e costumi (i canti popolari e la fiera di San Gregorio, in primis), l’importante ruolo di Villa dei Cedri, la residenza degli industriali Piva, nel passato locale, il forte legame della gente con le sue frazioni e borgate di origine, vero cuore pulsante del Comune.
Un lavoro certosino, quello di Maurizio Ruggiero e dei suoi amici-collaboratori, che è iniziato a fine settembre ed è stato possibile grazie alla fedele riproduzione di fotografie risalenti al periodo tra la fine dell’Ottocento e gli anni antecedenti la Grande Guerra. Ma nel presepe artistico di Valdobbiadene, che è aperto fino al prossimo 31 gennaio, sono ci sono anche due scorci della terra d’origine di Ruggiero: la Costiera amalfitana, patrimonio Unesco dal 1997. Un legame che non manca mai, visto che la scorsa estate il Comune di Valdobbiadene ha siglato un “patto di amicizia” con quattro paesi della Costiera, grazie alla compagnia “Teatro Instabile”, composta da ex allievi dell’Isiss Verdi di Valdobbiadene .
Tra un flusso continuo di visitatori, Maurizio Ruggiero ha espresso la speranza che “il presepe artistico di Valdobbiadene possa rimanere aperto tutto l’anno, in quanto racconta un’importante pagina di storia locale. Ciò consentirebbe di far rivivere Villa dei Cedri e contribuirebbe a trasformarla in un polo turistico-culturale insieme alle future progettualità dell’amministrazione Fregonese, come il museo del paesaggio. Tanto più che la villa è già da sé un luogo di una bellezza eccezionale, di fronte alla quale i visitatori stranieri giunti al presepe sono rimasti stupefatti”.
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(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
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