L’acqua e la mitologia greca sono stati i protagonisti dell’inaugurazione della scultura in ferro di Valentino Moro, dal titolo “Dafne”, presentata ieri al pubblico nel parco di Villa dei Cedri a Valdobbiadene.
L’evento rientrava nel programma della seconda edizione del festival letterario “Tra Libri e Pensieri”, che proseguirà fino a mercoledì 22 settembre prima dell’inizio del Valdobbiadene Jazz, previsto per giovedì 23 settembre.
Con questo festival il Comune di Valdobbiadene ha aderito alla quinta edizione della Maratona di Lettura “Il Veneto legge” che quest’anno ha tra i vari temi proprio l’acqua.


Presenti all’inaugurazione il sindaco Luciano Fregonese, il vicesindaco Pierantonio Geronazzo, gli assessori Giorgia Falcade, Martina Bertelle e Anna Vettoretti, il consigliere regionale Tommaso Razzolini, il consigliere comunale di minoranza Anna Spinnato, il parroco don Romeo Penon e i membri della Consulta per la Cultura di Valdobbiadene con il presidente Lisa Comarella.
Il programma del Festival è iniziato alle ore 17.30 con “Storie D’Acqua”, letture ad alta voce per bambini dai 3 ai 10 anni e le loro famiglie con “Monica la Raccontastorie”, ed è proseguito alle ore 18.30 con l’inaugurazione della scultura di Dafne e l’intervento dell’artista Valentino Moro e della critica d’arte Lorena Gava.
Dafne è stata definita un’opera suggestiva che alla bellezza estetica unisce la funzione “magica” di supporto e punto d’appoggio di una magnolia il cui tronco risultava poco sicuro e preda di pericolose oscillazioni.


La professoressa Gava ha raccontato il mito della ninfa che, per sfuggire all’ardore amoroso del dio Apollo, si fece trasformare in una pianta d’alloro.
“Sotto il terreno dove ci troviamo scorre dell’acqua – ha affermato l’assessore alla cultura Falcade -. C’è in previsione il progetto di riapertura di tratti del torrente Cordana all’interno del parco di Villa dei Cedri. Ecco che questa scultura acquisisce un valore fondamentale perché nasce proprio dalla volontà di mettere in risalto l’acqua e di offrire un patrimonio culturale che vada oltre il prodotto vitivinicolo che ci fa riconoscere nel mondo”.
“La volontà dell’amministrazione comunale è quella di estendere la possibilità di avere queste ninfe, che sono protettrici dell’acqua e degli altri elementi, anche nel resto del territorio valdobbiadenese – conclude -. L’auspicio è che anche altre sculture come Dafne possano essere dislocate nel nostro territorio”.


Successivamente il piano interrato dell’ex Opificio, impreziosito da alcune opere dell’artista Gioacchino Vettorello, ha ospitato l’evento “Le voci di Dafne e Apollo” a cura del gruppo “VociDiStorie”, al quale è seguito un momento conviviale con piatti preparati dagli alunni della Scuola di Ristorazione Dieffe di Valdobbiadene.
Alle ore 21, infine, si è tenuto l’evento “La riscoperta della Cordana e il parco di Villa dei Cedri” con gli interventi del professor Bruno Dolcetta, dell’architetto Patrizio Collatuzzo e dell’architetto Roberto Pescarollo.
Il programma del festival proseguirà questa sera, alle ore 20.30 sempre all’ex Opificio della Villa dei Cedri, dove è previsto l’incontro con Nicola De Cilia dal titolo “Geografie di Comisso: un viaggio letterario tra cielo e acqua” e mercoledì 22 settembre, alle ore 20.30, con lo spettacolo “La Piave, il Piave…”.
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it