Valdobbiadene, isolamento creativo per i “ragazzi” di Ali e Casa di Carla: “Seppur distanti, siamo stati vicini”

Diverse settimane fa, adeguandosi alle prescrizioni per evitare la diffusione del Coronavirus, anche la società cooperativa sociale onlus “Ali” ha interrotto alcune attività, come quella del coinvolgimento dei “ragazzi” nella realizzazione dei manufatti artigianali venduti nel punto vendita/laboratorio di Valdobbiadene.

Gli educatori e lo staff di “Ali”, comunque, sono rimasti in contatto con tutta la squadra, grazie a telefonate a casa ma anche con i social network.

“Noi dell’Ali – si legge in un post nella pagina Facebook della cooperativa sociale – siamo una macchina pensante che, di fronte ad una difficoltà, si inventa sempre qualcosa e così è stato. Dopo qualche giorno, abbiamo formato un gruppo su WhatsApp dove spediamo foto, audio e video di tutti noi, così da mantenere il contatto”.

Questo Coronavirus ci ha sicuramente buttati giù – aggiungono dalla cooperativa – ma nello stesso tempo ci sta regalando del tempo e delle emozioni importanti. Sentire e vedere che ognuno di noi ha voglia di ritornare al lavoro, di sentirsi e di condividere la quotidianità non ha prezzo. Sono sensazioni indescrivibili che vanno oltre l’immaginabile. Sono rapporti umani costruiti nel tempo, da persone di diverse età che si sono trovate indipendentemente dai ruoli o altro”.

FOTO ALI

“Essere artefice di questo può solo riempire il cuore e lo spirito – concludono – Alla sera è bello potersi dare una “pacca sulla spalla” e dire che anche oggi è andata bene come ieri e così sarà anche nei prossimi giorni, dobbiamo solo avere pazienza. Noi, al rientro, festeggeremo tutti con una mega pizza e una bibita e insieme brinderemo fieri perché, seppur distanti, siamo riusciti a stare vicini”.

Anche le attività di Casa di Carla sono state limitate, come ha spiegato Evi Sartor, presidente dell’Ali: “In questo surreale periodo che stiamo vivendo, riscopriamo quanto sia importante la relazione con chi ci sta di fronte, anche se lo fai per telefono o in un video. Le persone sono tutte a casa e, quindi, anche a Casa di Carla i residenti danno libero sfogo ad inventare e inventarsi cose da fare per riempire la giornata in casa. Noi, come altre cooperative, cerchiamo di tenere i contatti con le famiglie, soprattutto con i “nostri ragazzi” con tutti questi mezzi tecnologici”.

“Stiamo scoprendo – conclude -, attraverso vari filmati, quante potenzialità hanno queste persone: c’è chi lavora nei vigneti con il papà, chi propone ricette per dolci e manicaretti vari (basta vedere nella pagina Facebook di Casa di Carla), insomma tante idee per nascondere l’elevato stress di questa clausura obbligata che mette a dura prova figli, figlie e famiglie”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook – Casa di Carla e Ali Società Cooperativa Sociale Onlus).
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