Valdobbiadene, la Civica Endimione difende la campagna vaccinale e il Green Pass: “Non possiamo permetterci un altro lockdown”

Alla vigilia dell’inizio della stagione autunnale, la Civica Endimione, gruppo di minoranza in consiglio comunale a Valdobbiadene, ha voluto chiarire la sua posizione rispetto alla campagna vaccinale e al Green pass.

Questa sensibilità nasce anche dal fatto che alcuni consiglieri del gruppo hanno operato e operano ancora nel mondo della sanità e conoscono bene la situazione degli ospedali durante l’emergenza Covid.

“Pensiamo che il Green pass e la campagna vaccinale siano uno strumento fondamentale per contrastare la pandemia – ha affermato il capogruppo Simone Adami (nella foto) – Abbiamo visto tutti cosa succede non vaccinandosi: le strutture ospedaliere vanno sotto stress, pregiudicando tutta l’attività ordinaria di queste realtà vitali per noi. Pensiamo agli interventi chirurgici importanti, che magari hanno bisogno del posto di rianimazione nel post-intervento, che sono stati sospesi o rallentati durante la pandemia perché non c’era la disponibilità del posto letto”.

“Pensiamo anche alle visite che sono state bloccate perché gli ospedali non reggevano l’impatto del Covid-19 – prosegue – Oggi, con l’introduzione del Green pass obbligatorio nei luoghi di lavoro, che sono ambienti in cui si possono sviluppare focolai importanti, è fondamentale che siamo convinti che sia lo strumento opportuno per continuare a sperare in un miglioramento di questa condizione che stiamo vivendo da circa due anni”.

Adami ha sottolineato che l’Italia non può più permettersi altre quarantene e il lockdown, che hanno un impatto pesantissimo anche sull’economia.

“Crediamo sia sbagliato non vaccinarsi – aggiunge il capogruppo della Civica Endimione – Tutti i dati che sono stati rilevati fino a questo momento mostrano che la campagna vaccinale ha un’efficacia rispetto alla possibilità di ammalarsi in modo grave e di andare incontro al ricovero o alla terapia intensiva. Molto spesso vengono fatte delle esternazioni da persone che non hanno né le competenze né i titoli per parlare di questi argomenti e si dicono delle cose false”.

Per esempio – prosegue -, rispetto alle varianti qualcuno ha detto che sono una conseguenza della campagna vaccinale ma ricordo che si chiamano brasiliana, nigeriana e indiana e si sono sviluppate dove la campagna vaccinale è estremamente in ritardo e dove c’è stato un altissimo contagio. L’obbligo vaccinale potrebbe essere una misura importante, tuttavia rimane anche la necessità di tutelare il diritto delle persone di decidere cosa fare rispetto alla loro salute”.

Adami ha aggiunto che chi non vuole vaccinarsi deve almeno farsi il tampone nei casi in cui risulti necessario.

“Non ci possiamo permettere di rendere gratuiti i tamponi – conclude – Solamente in una fase transitoria possono essere a costo zero, però poi devono essere pagati dalle persone che fanno la scelta di non vaccinarsi. Non possiamo pensare di fare tutto quello vogliamo: la libertà è importante ma, in alcune situazioni, deve essere circoscritta se c’è un pericolo per le altre persone. È vero che le persone vaccinate si possono anche reinfettare, ma è altresì vero che, se questo succede, nella maggior parte dei casi i malati hanno una manifestazione clinica molto leggera che possono gestire a domicilio”.

(Foto: Facebook).
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