È arrivata a conclusione la vicenda che ha visto una privata cittadina valdobbiadenese ricorrere alla Commissione tributaria provinciale di Treviso contro il Comune di Valdobbiadene per la notifica di alcuni avvisi per mancato versamento dell’Imu su terreni che l’ente locale riteneva edificabili, mentre la proprietaria aveva provveduto a versare imposte considerandoli terreni agricoli.
Il problema, secondo quanto riportato dalla cittadina, era nato già una prima volta quando il Comune aveva provveduto a trasformare i terreni da agricoli in edificabili, senza notificare il cambio al proprietario.
Per questo ci sono state delle notifiche per inadempienze su versamenti Imu, e gli avvisi sono stati riemessi per ben 3 volte perché i calcoli risultavano sempre sbagliati.
Dal luglio 2015 il Comune di Valdobbiadene ha sostituito il Prg con il Pat, che ha riportato a zona agricola sempre gli stessi mappali sui quali la proprietaria ha versato regolarmente l’Imu calcolata per terreno agricolo.
“A dicembre 2019 il Comune aveva notificato avvisi per gli anni 2015/2016/2017/2018 per Imu calcolata come fossero sempre terreni edificabili – spiegano dalla proprietà del terreno – Ad un primo incontro per la definizione in via bonaria della questione, il Comune ha fatto pervenire al nostro legale una tabella con delle ‘scontistiche’ diverse per ogni anno considerato”.
La proprietà del terreno, sempre nell’ottica di una definizione bonaria, ha rifiutato la proposta del Comune proponendo il pagamento di sole due annualità per intero (anche se a suo dire non dovute).
“Il Comune di Valdobbiadene ha rifiutato la proposta – continuano – Da qui la causa che si è conclusa con una sentenza emessa il 16 marzo 2021, che imputava il solo pagamento per l’anno 2015 in quanto l’Imu non è frazionabile anche se il Pat era stato adottato il 15 luglio 2015. Contro tale sentenza il Comune non è ricorso in appello e pertanto la sentenza è diventata definitiva il 15 novembre scorso”.
A parziale accoglimento del ricorso, la Commissione ha dichiarato esenti da Imu e Tasi quattro terreni agricoli anche per l’anno di imposta 2015 ed esente da Imu e Tasi un’area fabbricabile per gli anni d’imposta 2016, 2017 e 2018, fermo il resto.
“Da tutta l’operazione il Comune – conclude la proprietà -, oltre a non incassare l’Imu indebitamente calcolata, ha perso un’annualità che avevamo offerto per una definizione bonaria, oltre alle spese legali sostenute”.
(Foto: per gentile concessione della proprietà).
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