Valdobbiadene, premio nazionale “Bruno Angelillo” a Laura Brunelli: indaga sulla salute sessuale dei giovani

A metà ottobre, la valdobbiadenese Laura Brunelli, 32enne medico specialista in “Igiene e Medicina Preventiva” al dipartimento di area medica dell’Università degli Studi di Udine, ha ricevuto il 21esimo premio nazionale “Bruno Angelillo”, prestigioso riconoscimento che viene dato ogni anno alla migliore tesi di specialità in “Igiene e Medicina Preventiva”.

Il premio è bandito dalla sezione Calabria della Siti (Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica) in collaborazione con la Scuola di Specializzazione in “Igiene e Medicina Preventiva” dell’Università degli Studi di Catanzaro “Magna Grecia” in onore e in ricordo del professor Bruno Angelillo.

“Il mio lavoro – ha raccontato la dottoressa Brunelli – aveva come titolo: “A-scan. Adolescenti e Sessualità: Conoscenze, Attitudini e Network. Risultati di un’indagine su conoscenze e attitudini relative alla salute sessuale tra gli adolescenti di Udine” ed è stato discusso all’Università degli Studi di Udine a dicembre 2018”.

Si tratta di un lavoro sperimentale – prosegue la dottoressa Brunelli – costituito da un’indagine fatta tra gli studenti del primo anno delle scuole secondarie di secondo grado di Udine (hanno partecipato 747 studenti) per analizzare le loro conoscenze in merito alla sessualità e alle malattie sessualmente trasmesse (Mst), anche in relazione alle loro caratteristiche socio-demografiche, alle loro passate esperienze (come corsi di educazione alla sessualità) e alla disponibilità di reti sociali (network) in grado di supportarli rispetto a questo tema delicato ma così importante”.

“L’intenzione del lavoro – aggiunge la dottoressa – è anche quella di fornire informazioni utili a chi pianifica e conduce interventi di educazione alla sessualità (negli istituti del Comune di Udine questo avviene durante il secondo anno delle scuole superiori) e a chi, più in generale, si occupa della prevenzione primaria per quanto riguarda la fascia degli adolescenti-giovani adulti. Il fine ultimo, chiaramente, è quello di promuovere la salute sessuale e riproduttiva dei giovani e ridurre il carico di disabilità e mortalità prematura causato dalle Mst in linea con gli “Obiettivi Sostenibili per lo Sviluppo” (Sdgs) che le Nazioni Unite si sono poste di raggiungere entro il 2030”.

“Per quanto mi riguarda – conclude la dottoressa Brunelli – ho conseguito il titolo di specialista in “Igiene e Medicina Preventiva” lo scorso dicembre. Attualmente lavoro nell’azienda ospedaliera universitaria integrata di Udine e collaboro con l’Università degli Studi di Udine, in particolare con il dipartimento di area medica, in vari progetti di ricerca sui temi di vaccine hesitancy, resistenza antimicrobica, Sdgs e molto altro. Proprio quest’anno inizierò anche un dottorato di ricerca all’Università di Trieste in Scienze della Riproduzione e dello Sviluppo”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: per gentile concessione di Laura Brunelli).
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