L’assessore regionale all’Ambiente e alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin, l’ha chiamata maxi esercitazione: è l’impresa titanica che, dagli ultimi giorni di maggio, la Protezione Civile del Veneto sta organizzando nel Bellunese e nel Vicentino gravemente feriti nell’autunno scorso dall’uragano Vaia.
Un’impresa monstre per un esercito di mille volontari, che ha avviato decine di cantieri per ridare vita ai territori montani stravolti da un’ondata di maltempo mai vista prima.
Tra i protagonisti di quest’ennesimo gesto di solidarietà c’è la Protezione Civile dell’associazione nazionale alpini di Valdobbiadene, alle dipendenze del terzo raggruppamento Ana, responsabile di una ventina di cantieri nell’Agordino.
Una decina di volontari valdobbiadenesi sono sul posto dall’inizio di giugno e fanno riferimento al campo base di Caprile, da dove sono assegnati a svolgere una serie di interventi necessari a liberare strade e sentieri montani dai numerosi alberi abbattuti dal vento nell’ottobre scorso.
“Attualmente, della nostra squadra, sono stati inviati due operatori sanitari, un operatore radio, tre operatori con motosega ed altri volontari con incarichi non specifici – fanno sapere dalla Protezione civile Ana Valdobbiadene – Abbiamo lavorato nella zona di Colle Santa Lucia anche con volontari di Conegliano: ci siamo occupati di liberare strade e sentieri da alberi abbattuti, che intralciavano il passaggio”.
“I Comuni interessati dall’alluvione hanno messo a disposizione delle varie unità tutto il materiale necessario: gru, verricelli, motocarriole, escavatori, pale – continuano i volontari – I cantieri aperti riguardano la pulizia di sentieri e strade dalle piante abbattute, il ripristino di staccionate, piccoli ponticelli sui sentieri, nonché muri a secco e la pulizia dei torrenti. A Caprile è stato allestito un campo base con cucina da campo Ana, segreteria Ana, radio Ana, inoltre è stato aperto il Coc e messi a disposizione sanità Ana ed ambulanze”.
“Vi sono due turni settimanali, dove i nostri volontari vanno ad alternarsi – concludono le penne nere dell’Ana Valdobbiadene – Rimarremo qui, continuando ad alternarci, sino al 30 giugno”.
(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: Protezione Civile ANA Valdobbiadene).
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