Il Gruppo Centro della sezione Alpini di Valdobbiadene non ha voluto mollare la presa seppur la salita sia difficile: per questo, domenica 1° agosto, come da tradizione, ha organizzato con successo un pellegrinaggio a ranghi ridotti alla croce del Cesen e, poi, un ritrovo sezionale nel piazzale di Pianezze per gli onori ai caduti, dispersi e reduci di Russia.
A seguire, nel rispetto del programma predisposto dal neocapogruppo Franco Dall’Omo, don Bruno Faggion ha celebrato la santa messa nell’appena riaperto Tempio internazionale del donatore di sangue accompagnato dai canti della corale “Santa Cecilia” di San Vito.
Il neo capogruppo ha ringraziato i presenti e i suoi collaboratori riservandosi un ulteriore e più ampio programma per i prossimi anni, nella speranza che le attuali restrizioni possano svanire.
“È la prima occasione, quest’anno, che abbiamo per poterci trovare a livello sezionale – ha affermato domenica il presidente sezionale Massimo Burol – ma questo incontro ci deve portare anche a riflettere sul nostro futuro associativo. Lo sappiamo benissimo che non sarà roseo, essendo venuta a mancare la linfa del servizio militare, ma non deve essere una scusa per fermarci: molto dipenderà dalla nostra volontà di ripartire uniti dopo i drammi e le restrizioni che da un anno e mezzo ci hanno tenuti lontani”.
“Potremo così riscoprire lo spirito e il piacere di ritrovarci orgogliosi con il nostro cappello in testa – ha concluso Burol – ma non solo: come ci insegnano i nostri volontari di Protezione civile, continueremo a restare una importante e indispensabile realtà per il bene del nostro Paese”.
Alla cerimonia di Pianezze erano presenti anche il sindaco di Valdobbiadene, Luciano Fregonese, e l’assessore Martina Bertelle.
Nel suo intervento il primo cittadino ha ricordato l’ormai lungo e triste momento vissuto a causa della pandemia con i lutti e i problemi sorti di conseguenza e, in modo particolare, ha dato merito al fattivo e indispensabile contributo degli alpini.
(Foto: Sezione Ana Valdobbiadene).
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