Una vita passata a servire con gioia e impegno la comunità religiosa legata alla chiesa di Santa Maria Assunta di Valdobbiadene. Con queste parole si può riassumere l’esperienza di volontariato di Itala Anselmi (nella foto), per diversi anni punto di riferimento imprescindibile per sacerdoti, catechisti, missionari e fedeli della parrocchia del centro di Valdobbiadene.
Classe 1934, Itala nasce nella piccola località di Colderove in una famiglia numerosa composta da 7 fratelli, 6 femmine e un maschio, dove il dono della fede le viene trasmesso fin da bambina dai genitori. Studierà nel locale Istituto Canossiano e inizierà molto presto il suo impegno in parrocchia aiutando i sacerdoti nella catechesi rivolta in particolare agli adolescenti. In quell’occasione scoprirà la sua vera vocazione che si tradurrà poi nell’educazione religiosa di tanti bambini e ragazzi con i quali ha vissuto svariate esperienze di condivisione fraterna e di aiuto rivolto al prossimo.
Itala ha collaborato in modo significativo con ben 7 parroci e con numerosi altri sacerdoti e religiosi che si sono avvicendati nella parrocchia di Santa Maria Assunta di Valdobbiadene. Vedrà nascere il locale gruppo missionario e si impegnerà attivamente nella cura e nella pulizia del duomo e nel sostegno di associazioni importanti come la sezione valdobbiadenese dell’Avis. “Se tornassi indietro rifarei tutto – racconta emozionata Itala – Conservo nel cuore un sentimento di sincera gratitudine nei confronti di questo paese e della comunità religiosa nella quale ho lavorato e nella quale opero ancora adesso”.
“La nostra parrocchia è cambiata molto – prosegue Itala – Ora la gente vive la fede in modo diverso. L’aspetto comunitario non viene più sentito come un tempo ma sono testimone della vivacità e della voglia di condivisione dei ragazzi che ancora oggi frequentano la nostra chiesa. Vedere questi giovani mi fa essere ancora positiva anche se vorrei che si pensasse a qualche iniziativa in più per coinvolgere gli adulti in un percorso spirituale che li aiuti nei momenti più difficili”.
“Ho tanti ricordi che balenano nella mia mente – conclude Itala – Forse quello più bello è il giorno dell’ultima Santa Cresima dei ragazzi che ho accompagnato negli anni di catechismo. Poi il viaggio in Terra Santa con Don Marcello Bettin e Don Fabrizio Bagnara e i campeggi, quando ero molto giovane, nelle nostre montagne. Ho dedicato la mia vita alla mia comunità cristiana e spero che, nonostante il momento difficile che sta attraversando la Chiesa Cattolica in Italia, considerando la carenza di vocazioni sacerdotali e le chiese che si stanno svuotando sempre di più, i giovani di oggi possano riscoprire l’importanza della dimensione spirituale nella loro vita“.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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