La comunità di Valdobbiadene è in lutto per la morte di Ivano Marsura, mancato all’affetto dei suoi cari lo scorso giovedì 7 ottobre all’età di 62 anni.
Marsura era molto conosciuto dai valdobbiadenesi e da tanti clienti che apprezzavano la cucina della sua Trattoria Ristoro “Fos de Marai” nella frazione di Santo Stefano.
La famiglia racconta che fin da piccolo Ivano veniva chiamato “Burrasca” per via del suo carattere vivace.
“Non ha mai amato molto lo studio ma la vita gli aveva donato molti altri talenti in cambio – raccontano i familiari -. E’ sempre stato abile nei lavori pratici, tanto che persino sua suocera diceva avesse ‘le mani d’oro’. Era un ottimo elettricista, sapeva anche lavorare come idraulico e usava con disinvoltura qualsiasi attrezzo. Aveva tanta passione per la natura, non c’era pianta di cui non sapesse nome e provenienza (almeno di quelle delle nostre montagne). Da giovane partì per la Germania, dove imparò il tedesco, oltre alla sua lingua madre, il veneto”.
In terra tedesca aveva affinato la sua abilità in cucina e dalla gelateria in cui lavorava era passato presto in un ristorante nella città di Coburg.
Dopo 10 anni in Germania la vita lo aveva riportato di nuovo nelle colline del Prosecco, dove ha sposato Bruna, con la quale ha avuto l’amata figlia Marzia.
In seguito ha aperto la sua attività (in passato conosciuta come “Da Ivano”, oggi Trattoria Ristoro “Fos de Marai”) incastonata tra le vigne, dove proponeva la sua cucina tipica e saporita oltre al suo vino.
“Ha vissuto ore felici tra le sue colline e la sua amata casera in montagna (ovviamente costruita da lui con tanta dedizione e passione) – raccontano i familiari -. Era così orgoglioso di questa casera che non perdeva occasione di organizzare grigliate e banchetti con amici e parenti”.
L’uomo, malato da tempo, lascia la moglie Bruna, la figlia Marzia con Antonio, i parenti, gli amici e tutte le persone che gli hanno voluto bene in vita.
L’ultimo saluto al caro Ivano si terrà questa mattina, sabato 9 ottobre, alle ore 10 nella chiesa parrocchiale di Santo Stefano.
La famiglia ha voluto ringraziare in modo particolare tutto il personale del Siad (Assistenza domiciliare) per le premurose cure prestate al loro congiunto.
(Foto: per gentile concessione della famiglia).
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