Riflettere sulla storia degli emigranti italiani per capire il dramma delle migrazioni attuali è stato possibile ieri, giovedì 21 novembre 2019, all’auditorium “Celestino Piva” di Valdobbiadene in occasione della presentazione del libro “L’Extra” di don Gianromano Gnesotto.
Sacerdote nella comunità cristiana di San Vito di Valdobbiadene, don Gnesotto è nato a Bassano del Grappa nel 1957 ed è anche giornalista professionista.
Ha diretto per 24 anni il mensile “L’Emigrato”, rivista di emigrazione e immigrazione in Italia e in Europa.
È stato direttore nazionale per gli immigrati e i profughi nella Fondazione Migrantes della Conferenza Episcopale Italiana.
Don Gnesotto insegna all’Università degli Studi di Bergamo nel master di diritto delle migrazioni.
L’incontro di ieri è stato impreziosito dalla partecipazione del gruppo “Vocidistorie” e della corale “Santa Cecilia” che ha allietato la serata con delle performance canore molto apprezzate.
L’assessore alla cultura di Valdobbiadene, Giorgia Falcade, ha introdotto padre Gianromano che ha esposto alcuni argomenti del suo libro, accompagnato da Fabrizio Bruni, direttore editoriale di “Endimione Nuovo”.
Dall’alto della sua esperienza sul tema, don Gnesotto ha toccato argomenti delicati e controversi per una società italiana che cerca una soluzione ai temi dell’integrazione, del multiculturalismo e delle migrazioni, fenomeno di portata epocale.
Parlando degli emigranti italiani e dei migranti che giungono in Italia, nel libro si legge: “Simili erano le condizioni che obbligano oggi ad emigrare; analoghe le organizzazioni che spingevano ad avventurarsi. Simili i viaggi in mare e lungo le frontiere terrestri, e analoghe le condizioni in cui i nostri connazionali vivevano nei cosiddetti paesi di accoglienza”.
“La generazione “Balotelli” – si legge ancora -, quella dei figli degli immigrati, nati in una nazione che non era quella dei loro genitori, o portati da piccoli, o adottati, hanno una partita aperta e importante da giocare”.
“E il 2050 – si legge ancora nel libro – ci interessa, perché sarà l’anno del sorpasso“, l’anno in cui nelle scuole i bambini stranieri saranno altrettanti se non di più di quelli italiani”.
Nessuno ha una soluzione in tasca per questa sfida interculturale di difficile soluzione, ma quello che conta è cercare di informarsi sempre, anche grazie a libri come quello di padre Gianromano Gnesotto, per imparare a farsi un’idea propria sulla questione, senza farsi condizionare da chi ha interesse che la gente la pensi come lui.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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