Valdobbiadene, primo giorno di scuola all’Isiss Verdi e alla Dieffe: entusiasmo per il ritorno alla “quasi normalità”

Anche nelle scuole superiori di Valdobbiadene, l’Isiss “Giuseppe Verdi” e la Scuola di Ristorazione Dieffe, oggi è iniziato il nuovo anno scolastico.

Un ritorno alla normalità nel vero senso della parola: già dalle 7.30 di questa mattina in alcune vie di Valdobbiadene le macchine procedevano a rilento per il traffico e per l’impossibilità di accedere in centro per il mercato.

Il piazzale delle corriere era pieno di giovani in attesa del loro autobus o di quelli appena arrivati, e in via San Venanzio Fortunato tanti studenti del Verdi hanno aspettato fuori dalla scuola prima di entrare in classe per la prima ora di lezione.

“Sono felice di ripartire e devo dire che quest’anno sono contento di tornare a scuola perché a casa mi annoiavo – ha affermato un ragazzo – Speriamo di non avere i problemi che abbiamo avuto in questo ultimo anno e mezzo a causa del Covid, perché le lezioni a distanza sono state pesanti. All’inizio, infatti, poteva sembrare una novità, ma passare lunghi mesi davanti allo schermo di un computer è stato difficile”.

Gli insegnanti non hanno nascosto la speranza di poter proseguire con le lezioni in presenza fino alla fine dell’anno scolastico, lasciandosi alle spalle l’incubo della didattica a distanza.

Il dirigente scolastico del Verdi, Giuliana Barazzuol, ha augurato ai docenti e agli studenti di iniziare al meglio l’anno scolastico, anche se già dai primi giorni di settembre gli impegni non sono mancati, considerando l’imponente organizzazione per il Festival dell’Innovazione Scolastica (vedi articolo).

Fuori dalla scuola alcuni studenti si sono detti contenti di ripartire e non c’è stato alcun riferimento alla scuola narrata dai media negli ultimi mesi tra Green pass, criticità nei trasporti, mascherine, gel igienizzanti oltre a tutto quello a cui il Covid ormai ci ha abituato.

Per la Dieffe è intervenuto il professor Marco Pesce, docente di cucina e scienze, che ha sottolineato l’importanza delle lezioni in presenza per una scuola professionale, senza trascurare gli stage e i tirocini nei ristoranti, nei bar, nelle macellerie e nei caseifici della provincia di Treviso e del Veneto.

“Questa estate ho fatto uno stage in un ristorante di un albergo e mi sono trovato bene – commenta una studentessa – Certamente la pandemia ha cambiato il mondo della ristorazione e ho dovuto combattere con tutte le regole e le restrizioni legate al Covid. Non è stato facile ma ho imparato tante cose e spero di poter fare altre esperienze professionali per perfezionare la mia tecnica e mettere in pratica quello che mi hanno insegnato i miei professori”.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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