Valdobbiadene rientra nell’Unione montana delle Prealpi trevigiane. Il sindaco: “Andremo alla ricerca di finanziamenti in maniera coordinata”

Nel recente consiglio comunale di Valdobbiadene è stato approvato lo statuto dell’Unione Montana delle Prealpi Trevigiane, oltre al conferimento della funzione fondamentale di Protezione civile.

Lo scorso mese di giugno il Comune di Valdobbiadene aveva approvato il rientro nell’Unione montana delle Prealpi Trevigiane, deliberato dall’ente nei mesi successivi.

Ora siamo formalmente rientrati nell’Unione montana delle Prealpi Trevigiane – spiega il sindaco Luciano Fregonese A marzo 2013 il Comune di Valdobbiadene aveva deliberato di recedere dalla Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane per andare a costituire l’Unione Montana Monfenera, Piave, Cesen assieme ai Comuni di Vidor e Pederobba. La nuova amministrazione comunale, insediatasi a maggio 2014, ha cercato nei primi anni di dare vita alla nuova unione montana, proponendo la condivisione di funzioni e servizi, in particolar modo attinenti all’ambito montano”.

Il primo cittadino non ha nascosto di aver riscontrato diverse difficoltà, dovute principalmente all’impossibilità di assumere personale preposto al funzionamento tecnico e amministrativo dell’unione montana.

“Quindi – prosegue -, a giugno del 2020, il Consiglio dell’Unione Montana Monfenera, Piave, Cesen ha deliberato il suo scioglimento, approfittando di una finestra aperta dalla Regione che permetteva la ridefinizione degli ambiti territoriali delle unioni di Comuni. Contestualmente alle operazioni di scioglimento e alla definizione del piano di successione, il Comune di Valdobbiadene aveva da subito formalmente richiesto la possibilità di rientrare all’interno dell’Unione Montana delle Prealpi Trevigiane, arrivando a fine 2021 ad approvare gli ultimi atti prodromici al rientro”.

Fregonese ha precisato che i motivi del rientro sono gli stessi già manifestati all’interno della precedente Unione: condividere funzioni, esperienze e lavorare assieme principalmente per reperire le risorse necessarie per la montagna, altrimenti non ottenibili da un singolo Comune (le manutenzioni ordinarie e straordinarie di strade, sentieri e percorsi montani, pascoli e bosco, il mantenimento e lo sviluppo delle attività agricole e di quelle legate al pascolo, oltre a quelle ristorative, ricettive e turistiche della montagna).

“Per questo – aggiunge -, nel Consiglio comunale del 28 dicembre scorso, all’interno del piano delle alienazioni e valorizzazioni abbiamo inserito per il 2022 l’obiettivo di dare in concessione ad associazioni, previo bando, alcune malghe e caselli comunali: malga Frascada Bassa e Frascada Alta, il casello di malga Ortigher e alcuni terreni a prato e bosco tra Frascada Bassa e Frascada Alta. Nello stesso piano è stata inserita la formalizzazione della convenzione con i volontari Avab di Valdobbiadene per l’utilizzo della sede, realizzata nel 2019, vicino al magazzino comunale e una nuova convenzione per l’utilizzo di una parte dello stesso magazzino comunale da parte dei Servizi Forestali regionali, che così avranno la possibilità di avere un punto di riferimento più vicino alle nostre montagne”.

“Con il rientro nell’Unione Montana delle Prealpi Trevigiane – conclude – abbiamo anche approvato la convenzione per il servizio associato della funzione fondamentale di Protezione civile. Questo permetterà di intensificare i rapporti tra le associazioni di volontariato di Protezione civile dei nostri Comuni, condividendo l’utilizzo di sedi e mezzi, andando alla ricerca di finanziamenti in maniera coordinata tra Comuni. Valdobbiadene sarà sicuramente propositiva e collaborativa all’interno dell’Unione Montana delle Prealpi Trevigiane, riconoscendo in essa un importante ente sovraordinato che potrebbe anche essere destinatario di risorse del Pnrr destinate alla transizione ecologica e alla sicurezza idrogeologica del territorio”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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