Valdobbiadene, spopola la moda di pubblicare foto di rifiuti su Facebook. Razzolini: “Segnalare a chi di dovere”

La prassi, sempre più consolidata, di pubblicare foto e immagini di spazzatura e di rifiuti abbandonati nelle strade e nei parchi dell’Alta Marca Trevigiana sta assumendo sfumature davvero incontrollabili.

La vicenda dell’ennesima foto di immondizia e degrado, pubblicata in un gruppo social di Valdobbiadene, è stata l’occasione per riflettere su questa moda che sembra spopolare a dismisura.

Le segnalazioni vanno fatte a Savno – ha dichiarato Tommaso Razzolini, vicesindaco e assessore al decoro urbano del Comune di Valdobbiadene – o all’ufficio ambiente del Comune di Valdobbiadene. Scrivere su Facebook non è una soluzione valida per raccogliere le immondizie: va segnalato a chi di competenza”.

Questa presa di posizione del vicesindaco di Valdobbiadene, che appare quasi come uno sfogo, scaturisce dal fatto di voler porre in evidenza la questione della presunta inutilità delle segnalazioni nei social.

Le stesse, per quanto importanti per dare visibilità a certi atti illeciti, con la conseguente censura da parte dell’opinione pubblica, potrebbero addirittura essere controproducenti, stimolando alcune persone ad imitare azioni o condotte contrarie alla legge o al buon costume.

Nel primo pomeriggio di ieri, per esempio, un cittadino di Valdobbiadene ha segnalato in un gruppo Facebook locale che, vicino alla chiesetta di San Giovanni a San Vito, qualche benpensante aveva abbandonato per terra rotoli di carta igienica e altri rifiuti come se niente fosse.

“Se lì di fronte a te – si rivolge l’autore del post all’ipotetico eco-vandalo – vedi che c’è il cartello con scritto “vietato depositare ogni tipo di materiale”, perché lo fai? Perché tanta inciviltà davanti a chi ti dice di non farlo? Forse perché non te ne frega niente del prossimo e dell’ambiente dove vivi”.

Ormai, considerando che nei social la gente passa molto tempo libero, scegliendo di rendere pubblici diversi momenti della giornata, sembra impossibile poter fermare questa moda.

Resta il fatto che, come sottolineato dall’assessore Razzolini, la “denuncia social” crea spesso soltanto allarmismi, sclerotizzando i dibattiti: la soluzione migliore resta sempre quella di chiamare chi di dovere.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook – Sei di Valdobbiadene Se).
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