Valdobbiadene, studenti in sciopero contro il nuovo esame: “La maturità non è un gioco”

Questa mattina, venerdì 22 febbraio, un nutrito gruppo di studenti di quinta superiore dei vari indirizzi dell’Isiss “Giuseppe Verdi” di Valdobbiadene (nelle foto) ha deciso di scendere nella centralissima piazza Guglielmo Marconi per manifestare contro le novità introdotte dal ministero dell’Istruzione per la “maturità 2019”.

I giovani studenti hanno deciso di aderire ad uno sciopero che ha coinvolto le principali piazze italiane e che avrà il suo fulcro a Roma, dove partirà un corteo che arriverà fino alla sede del Miur.

Le motivazioni di questa protesta sono ben chiare anche ai ragazzi che frequentano l’istituto scolastico valdobbiadenese. Non sono poche, infatti, le preoccupazioni relative ai cambiamenti che hanno interessato la struttura dell’esame di Stato. Le modifiche riguarderanno tutte le fasi dell’esame, a partire dalla prima prova scritta, che vede un restyling delle tracce, con l’introduzione dell’inedito testo argomentativo. La seconda prova, invece, diventerà multidisciplinare, ovvero tratterà più di una singola materia al suo interno e l’orale di maturità vedrà la scomparsa della tesina interdisciplinare, a favore del metodo delle tre buste che aprirà il colloquio. Tra le novità anche un aumento dei crediti scolastici complessivi che passeranno da 25 a 40 punti, e l’abolizione della terza prova.

Le modifiche contestate dagli studenti, che non sarebbero stati consultati precedentemente, sono state comunicate ad anno scolastico ormai iniziato, causando notevoli disagi agli alunni e ai loro insegnanti.

Paola Pederiva, rappresentante della classe quinta del liceo scientifico di Valdobbiadene, ha spiegato: “Questa mattina ci siamo alzati con la volontà di far sentire la nostra voce, aderendo all’iniziativa di protesta nazionale, perché siamo stufi di questo sistema scolastico che tende a spersonalizzare lo studente. Per esempio, hanno modificato la prima prova e hanno tolto il saggio breve, tipologia di testo sulla quale siamo stati abituati a lavorare fin dal primo anno”.

“Inoltre – conclude la studentessa – hanno introdotto la materia “cittadinanza” che nessuno fa a scuola e per la quale non siamo preparati. Nessuno era pronto a tutte queste modifiche, soprattutto al cambiamento dell’orale con la novità delle tre buste che mette tutti in difficoltà perché non capiamo cosa dobbiamo sapere”.

Valdobbiadene Sciopero verdi

“In questa nuova forma dell’esame di Stato – aggiunge Federico Pascotto, rappresentante dell’Isiss “Giuseppe Verdi” di Valdobbiadene alla consulta provinciale degli studenti – è richiesta un’interdisciplinarietà che non ci appartiene perché, purtroppo, ci insegnano le materie per compartimenti stagni dove ogni materia è fine a se stessa e, improvvisamente, ci viene chiesta un’interdisciplinarietà che la scuola non ci ha educato a sviluppare. Il problema non è tanto nell’esame quanto nell’impostazione stessa della scuola: non ha senso cambiare l’esame di maturità quando il percorso scolastico è rimasto identico”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
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