Le parole scritte dalla valdobbiadenese Caterina Arrigoni nei suoi diari, durante il primo conflitto mondiale, sono destinati a risuonare nel tempo.
A mostrare interesse verso la figura di colei che si é impegnata ad annotare i fatti a cui i valdobbiadenesi vennero condannati durante la dominazione austriaca, affinché la memoria non si disperdesse nel tempo, è stata la Treccani, che ha prodotto un docufilm scritto e diretto da Giuseppe Muroni, con la celebre attrice Violante Placido nei panni di Caterina.
Le parole di Caterina pronunciate dall’attrice scandiscono lo scorrere delle foto d’epoca nel docufilm, mentre l’occhio del regista immortala le parole che si susseguono sulle carte dello scrittoio, interrotte da una breve pausa per intingere il pennino nell’inchiostro.
La malinconia delle parole di Arrigoni risuona nel docufilm e del suo riaffiorare è merito di Luca Nardi, storico e corrispondente di Qdpnews.it, e di Giancarlo Follador, ricercatore di storia locale e giornalista, i quali hanno pubblicato i diari di Caterina, realizzando il volume “Quando senza polenta si moriva di fame” per le Edizioni Dbs.
Il progetto è stato possibile grazie al contributo regionale dell’ottobre 2015 e di fondi del Comune di Valdobbiadene.
Figlia di un notaio molto stimato, Caterina Arrigoni annota i fatti del periodo compreso tra il 31 ottobre del 1917 e il 10 novembre del 1918. Sono mesi complessi, di precaria convivenza con l’invasore. Sono giorni difficili, scanditi da violenze, fame, malattie, privazioni, ma anche di morte: ben 484 valdobbiadenesi persero la vita a causa della penuria di cibo, mentre altri cento a causa della guerra.
Se non fosse stato per Arrigoni, non si sarebbero mai potuto conoscere da vicino la disperazione e il senso di vuoto e di perdita provato in quei mesi di un conflitto troppo spesso visto come una cosa astratta da leggere sui libri di storia, ma che ha ferito l’animo di questi luoghi.
Solo nel 1925 Valdobbiadene riprenderà a respirare, quando inizierà il recupero del municipio, del duomo e dei palazzi dei cittadini più importanti. Ma questa storia, una tra le tante di quegli anni, è destinata a non andare persa e presto verrà proiettato a Vittorio Veneto il docufilm, in data da destinarsi.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto e video: Treccani).
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