Sono sei apparati di ricetrasmissione elettronica collocati su supporto longitudinale a traliccio e un’antenna di telecomunicazione collocata sul traliccio in posizione perpendicolare l’oggetto della nuova ordinanza emanata lo scorso martedì 23 ottobre 2018 dal Comune di Valdobbiadene.
Svettano da anni in cima a località Barbaria, proprio alle spalle della caratteristica malga di proprietà comunale, bloccate da un lungo contenzioso che evidenzia una vicenda complessa.
Con l’ordinanza il Comune ha imposto alla ditta proprietaria Monte Barbaria srl il divieto di prosecuzione dell’attività e la rimozione degli apparati ritenuti abusivi entro il termine di 90 giorni.
“Nello specifico esiste una normativa – spiega Pierantonio Geronazzo, vicesindaco del Comune di Valdobbiadene – che prevede, nel caso in cui un ripetitore abbia una superficie inferiore ad 1,5 metri cubi, che non serva autorizzazione ma si possa installare il manufatto attraverso una procedura di scia”.
“Abbiamo verificato – prosegue il vicesindaco di Valdobbiadene – che un apparato, dichiarato rientrante nei requisiti di legge di questa normativa, aveva in realtà dimensioni maggiori. Pertanto abbiamo provveduto a notificare un’ordinanza di demolizione alla ditta.”
“Ora la ditta – conclude Geronazzo – avrà due opportunità: rimuovere spontaneamente il manufatto non autorizzato o fare ricorso al Tar. Nel caso in cui la ditta non si attivi per la rimozione e non faccia ricorso, il manufatto verrà rimosso dal Comune con addebito di spese alla ditta“.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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