Da qualche giorno sta spopolando in rete un video dove viene immortalato un branco con decine di cinghiali a spasso per vigneti.
Il video, diventato virale nei nei social, ha destato stupore e preoccupazione tra i cittadini, chi ha urlato essere una situazione accaduta a Pederobba, chi invece diceva si trattasse di un episodio avvenuto lungo le colline Unesco di Conegliano Valdobbiadene.
Si è chiarito subito essere un falso, il video è stato pubblicato per la prima volta sulla pagina Facebook “Croatia Hunting”, pagina dedicata al mondo venatorio croato, esattamente mercoledì scorso, 25 marzo.
“La vicenda ritratta nel video è sicuramente una situazione estera, se si osserva con un occhio attento l’ambiente circostante si denota la presenza di impianti viticoli totalmente diversi da quelli che si possono trovare nelle nostre zone, per non parlare della vegetazione. Le piante difatti non corrispondono alle specie presenti nel nostro ecosistema” – spiega Claudio De Luca, presidente Federazione della caccia di Valdobbiadene.
“La divulgazione virale di questi video va a danneggiare l’immagine non solo del paese ma anche di noi cacciatori, di persone che si impegnano per salvaguardare e contenere la fauna selvatica nei nostri boschi” – continua De Luca.
Per contenere il cinghiale nel 2019 sono stati abbattuti 110 esemplari nel Comune di Valdobbiadene, un’attività necessaria al fine di non creare una sovrappopolazione dell’animale che potrebbe portare a danneggiare seriamente l’agricoltura di montagna.
Importante chiarire che, per quanto riguarda il cinghiale, non è possibile effettuare un’opera di censimento perché è un animale molto difficile da localizzare e contenere per via delle sue abitudini. Un discorso diverso viene fatto per il cervo e il capriolo che vengono monitorati periodicamente.
“La diffusione di materiale come questo va a ingigantire la situazione della fauna selvatica presente nei nostri boschi, una situazione che non è affatto drammatica bensì sotto controllo” – precisa il presidente.
Esiste la possibilità ed è facile avvistare gruppi di cinghiali con cuccioli in questi mesi perchè il periodo della riproduzione coincide proprio con quello primaverile, infatti le prime cucciolate si hanno verso gli inizi di marzo.
Le femmine, avendo la prole, si spostano in continuazione coprendo larghe distanze per cercare cibo per i piccoli, avendo più bocche da sfamare solitamente sono costrette a spostarsi anche nelle ore notturne.
Sicuramente la fauna selvatica è sensibile alla presenza dell’uomo, la minor circolazione di persone per le strade e per i sentieri va a incidere sulle loro abitudini territoriali. La fauna selvatica, come cervi e cinghiali, non è intimorita dalle auto in transito ma bensì dalle persone che camminano o passeggiano.
“Gli animali selvatici si stanno riappropriando del territorio in questo momento di quarantena a causa della scarsa presenza dell’uomo, infatti hanno più tempo per procurarsi il cibo, dal cibo secco invernale passano all’erba fresca. Questo è sicuramente un periodo delicato per la fauna, questo blocco è a loro vantaggio” conclude De Luca.
(Fonte: Francesco Pastro © Qdpnews.it).
(Foto: web).
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