Villa Sandi è tra le 100 cantine più belle del mondo: per la prima volta una realtà veneta entra nella World’s Best Vineyards

Villa Sandi è stata selezionata tra le 100 destinazioni vitivinicole che offrono la migliore esperienza enoturistica al mondo. Il Gruppo guidato dalla famiglia Moretti Polegato è entrato nella Top 100 della quarta edizione della World’s Best Vineyards, la classifica annuale che dal 2019 premia le più belle aziende vitivinicole di tutto il globo.

La classifica, stilata da quasi 500 giurati scelti da William Reed Business Media, mette in evidenza le migliori destinazioni enoturistiche al mondo. Oltre al valore architettonico e paesaggistico delle tenute, il giudizio degli esperti si è basato su una serie di criteri fondamentali come il percorso enoturistico offerto, l’accessibilità degli spazi, l’attenzione all’ambiente, la competenza del personale, la reputazione dell’azienda e la gastronomia.

Gli esperti hanno selezionato cantine provenienti da venti Paesi in rappresentanza di tutti i continenti, premiando realtà di fama globale come Chateau Margaux, Robert Mondavi Wineries, Ruinart, Chateau Mouton-Rothschild, Penfolds, Opus One, Chateau d’Yquem e Klein Constantia. L’Italia è tra i quattro Paesi più rappresentati con nove realtà in classifica, incrementando la sua presenza rispetto allo scorso anno, quando contava quattro cantine tra le prime cento.

Insieme a Villa Sandi, tra le più riconosciute aziende vitivinicole del Bel Paese selezionate ci sono anche Antinori, Ferrari Trento, Donnafugata e Gaja. Le cantine italiane inserite nella World’s Best Vineyards saranno celebrate in occasione della seconda edizione di Wine Destinations Italy, a Livorno il 12 e 13 novembre.

«Entrare a far parte di un club globale così prestigioso rappresenta per noi un riconoscimento prezioso che premia anni di lavoro nell’ottica di promuovere il valore dell’accoglienza non solo nella nostra realtà produttiva ma nel territorio che ci ospita – spiega il presidente Giancarlo Moretti Polegato -. Legati alla storia di queste terre generose ma con lo sguardo rivolto ad orizzonti più ampi, abbiamo creduto e investito nella valorizzazione del Prosecco promuovendo nel mondo ancor prima di un vino i suoi luoghi, facendone una delle principali mete del turismo del vino. Crediamo che proprio il vino sia un veicolo d’eccellenza per condividere un patrimonio di bellezze, di natura e di sapori che ci impegniamo a custodire attraverso il nostro lavoro quotidiano».

La valorizzazione e la promozione del territorio è partita dall’apertura al pubblico fin dai primi anni ’90 di Villa Sandi, la seicentesca dimora di scuola palladiana da cui l’azienda vitivinicola prende il nome e che oggi è sede del gruppo. Villa Sandi, che con i suoi vigneti si inserisce nel paesaggio delle colline da Valdobbiadene a Conegliano, riconosciute dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità per la speciale interazione uomo-ambiente, racconta il legame storico fra arte, architettura e agricoltura della terra veneta. Oltre ad ospitare un percorso culturale ed emozionale che comprende storia, arte, vigneti, cultura del vino e del cibo, la Villa accoglie corsi e incontri di carattere tecnico, scientifico e culturale custodendo e rivisitando la tradizione delle ville venete, in passato non solo centri di governo delle campagne ma anche sede di convivi e cenacoli culturali.

Un elegante viale impreziosito dalle statue realizzate dallo scultore seicentesco Orazio Marinali guida alla raffinata facciata della Villa, al cui interno dimorano splendenti saloni e brillano originali lampadari di Murano, stucchi e bassorilievi. Testimonianze di un passato glorioso ed aristocratico, al pari dei giardini che si aprono sul retro così come delle personalità che vi hanno soggiornato, su tutte Napoleone Bonaparte e Antonio Canova. Villa Sandi offre la possibilità di visitare i sotterranei, cunicoli risalenti ai primi del Novecento dove riposano le bottiglie di Metodo Classico Opere.

Il territorio fu teatro di importanti scontri durante la prima Guerra mondiale e, nel 1917, Villa Sandi ospitò il Comando di Corpo d’Armata a difesa della zona. Le gallerie furono scavate in questo periodo, a 7 e 10 metri di profondità, e collegavano il comando militare con le trincee di prima linea del Piave, distante meno di mezzo chilometro. In quello che un tempo fu luogo di ostilità oggi abita, oltre al vino, l’arte. Nei sotterranei si può assistere a “Time Reflections”, installazione audiovisiva che nasce dal linguaggio della videoarte e che lega il racconto del vino alle potenzialità espressive di immagini artistiche evocative.

Il piacere di condividere tradizioni, storia, arte e conoscenze della produzione vinicola si traduce in un’ampia proposta di visite esperienziali. Dai primi passi nel mondo del Prosecco alla masterclass sulle diverse denominazioni delle bollicine venete, passando per gli spumanti del Metodo Classico Opere fino ai tour delle vigne. Inoltre, i vigneti della Tenuta di Crocetta del Montello che si trovano a pochi passi dalla Villa ospitano una Palestra in Vigna, percorso fitness immerso in uno spazio verde certificato Biodiversity Friend dove svolgere esercizio fisico all’aria aperta in un ambiente sano. La proposta di ospitalità di Villa Sandi è completata da Locanda Sandi, dove fare esperienza dell’accoglienza, dei profumi e dei sapori tipici della cucina trevigiana all’interno della Tenuta di Valdobbiadene, affacciata su un parco circondato da un orizzonte di vigneti.

(Foto: Villa Sandi).
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