Confagricoltura Treviso torna con il progetto “La tradizione agricola nelle dimore storiche”

Le dimore storiche incontrano la tradizione agricola. Un connubio unico protagonista di “L’architettura rurale: storie di agricoltura”progetto realizzato da Confagricoltura Treviso e Confagricoltura Belluno, con il contributo della Camera di Commercio di Treviso – Belluno.

Questo legame tra patrimonio architettonico e vocazione produttiva è stato celebrato oggi alla Tenuta Bonotto delle Tezze (Vazzola), luogo che ha ospitato la presentazione del documentario conclusivo dell’iniziativa. Il filmato offre uno spaccato sulla storia di quindici ville, abbazie, antiche case coloniche e borghi rurali del territorio veneto: dodici situate nel territorio trevigiano e tre in quello bellunese, su una superficie complessiva di 2.895 ettari, suddivisi tra vigneti (653 ettari), boschi (475 ettari) e coltivazioni di mais (446 ettari), con un valore produttivo totale di 13 milioni di euro. All’evento hanno partecipato Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi, Presidente di Confagricoltura Treviso, Diego Donazzolo, Presidente di Confagricoltura Belluno, Lionello Caregnato, Consigliere della Camera di Commercio Treviso-Belluno, Giulia Casagrande, Presidente di Fondazione Marca Treviso. Durante la mattinata, spazio alla presentazione del valore storico e architettonico dei luoghi raccontati, realizzata dalla professoressa Antonella Uliana, critica d’arte e docente presso il Liceo Artistico “Bruno Munari” di Vittorio Veneto.

Lanciato nel 2021, il progetto ha l’obiettivo di accrescere l’interesse verso le dimore storiche con vocazione agricola, valorizzandole attraverso il supporto delle agenzie di promozione turistica locali e degli enti impegnati nella tutela del patrimonio agroalimentare. In una prima fase, l’iniziativa si è concentrata sulla narrazione del profondo legame tra queste tenute – ville, castelli e barchesse – e la loro tradizione agricola. Nel corso dell’ultimo anno, invece, l’attenzione si è spostata sulla varietà dei fabbricati rurali presenti nel territorio, esaminandone le peculiarità architettoniche e storiche, capaci di raccontare non solo l’evoluzione dell’agricoltura per cui furono edificati, ma anche la vita delle comunità che li hanno abitati.

«La storia agricola del nostro territorio è scritta anche attraverso le dimore storiche, custodi di una memoria preziosa e di una cultura senza tempo» sottolinea Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi, Presidente di Confagricoltura Treviso. «Questi luoghi, con le loro architetture uniche e il profondo radicamento nella tradizione, rappresentano molto più che un’eredità del passato: sono testimoni vivi del rapporto indissolubile tra l’agricoltura e paesaggio. Il progetto nasce proprio dalla volontà di riportare alla luce e dare nuova visibilità a questi straordinari simboli, che raccontano una storia fatta di lavoro, territorio e bellezza, valorizzando al contempo un patrimonio che continua a definire l’identità del nostro Veneto».

«Questo progetto è un’occasione straordinaria per mettere in connessione il nostro patrimonio storico con le sfide e le opportunità del turismo contemporaneo» evidenzia Mario Pozza, Presidente della Camera di Commercio Treviso-Belluno. «Le dimore storiche con attività agricola delle province di Treviso e Belluno non sono solo testimoni del nostro passato, ma veri e propri motori di innovazione, capaci di offrire esperienze autentiche che parlano al cuore e alla mente dei visitatori. La Camera di Commercio con convinzione sostiene questa progettualità perché crede in un turismo che non si limiti alla semplice scoperta, ma che sia capace di emozionare, di creare un legame profondo tra il turista e il territorio. Rispondiamo così alle nuove esigenze di un viaggiatore sempre più attento, alla ricerca di esperienze immersive e genuine, che coniughino tradizione, innovazione e sostenibilità. Questo progetto guarda anche al futuro del nostro territorio: vogliamo creare nuove opportunità professionali legate alla valorizzazione del patrimonio rurale, attirando giovani talenti che sappiano interpretare e promuovere il nostro patrimonio con creatività e visione. Le dimore storiche con attività agricola possono diventare luoghi di innovazione, dove tradizione e modernità si incontrano per generare valore. Non è solo una celebrazione del nostro passato, ma una visione concreta per il futuro: insieme, possiamo fare delle province di Treviso e Belluno un esempio di come cultura, agricoltura e innovazione possano diventare leve di crescita e attrattività».

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto e video: Matteo De Noni)
(Articolo, foto e video di proprietà di Dplay Srl)
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