Presentati alla cittadinanza i nuovi progetti per il futuro di Vazzola, Tezze e Visnà. Miotto: “Dobbiamo ripensare ai nostri centri”

“Un futuro innovativo e sostenibile per i centri di Vazzola, Tezze, Visnà” è stato questo il tema dell’incontro pubblico che si è tenuto lo scorso mercoledì all’auditorium Giorgio Lago a Vazzola.

Una serata voluta fortemente dall’amministrazione Comunale per illustrare i progetti di riqualificazione e rigenerazione urbana dei tre centri cittadini.

E’ il frutto di un percorso che ci ha visto impegnati con un team di professionisti per parecchi mesi” ha spiegato il moderatore della serata e assessore ai lavori pubblici Fabio Miotto. “Dobbiamo ripensare ai nostri centri, ai luoghi e agli spazi che compongono la parte centrale del paese, renderli fruibili e vivibili, senza barriere, incentivando i luoghi di aggregazione e della socialità”.

La serata ha visto oltre al saluto del sindaco Giovanni Zanon, anche l’intervento dell’assessore all’ambiente Alessandro Brait che ha sottolineato la valorizzazione del verde quale elemento caratterizzante le progettualità affidate, al fine di rendere questi stessi centri più green e sostenibili.

Relatori della serata l’architetto Roberto Pescarollo sul tema della rigenerazione urbana e accessibilità dei luoghi e degli spazi, coadiuvato dai colleghi Anna Collatuzzo, Luca Bertazzon e Matteo Bertazzon che hanno illustrato le progettazioni e le riqualificazioni dei centri di Vazzola, Tezze e Visnà.

L’ingegnere Silvano Dal Mas ha quindi focalizzato l’attenzione sui nodi viabilistici urbani e sulla viabilità carrabile come elementi non solo fondamentali per risolvere alcuni nodi critici della viabilità dei centri, ma come veri e propri elementi di riqualificazione e di connessione con i centri cittadini.

Molto apprezzati dai presenti i progetti visti che hanno saputo cogliere dalla storia dei luoghi le idee e gli spunti per rilanciare i centri, la qualità degli spazi, i percorsi pedonali e ciclopedonali, i luoghi della socialità e il verde.

“La progettualità ha voluto interessare non solo i luoghi pubblici, ma anche alcuni spazi privati – conclude Miotto – perché le buone idee non possono avere confini e nell’interesse comune il privato con il pubblico devono e possono interagire e collaborare, per una migliore qualità degli interventi”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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