Raffaella Maccari e Luca Giacomini i volti nuovi della governance della Maeg di Vazzola: lungimiranza, ottimismo e un fatturato che punta ai 160 milioni

Si riconoscono ottimismo e ambizione nelle parole di Raffaella Maccari e di Luca Giacomini, nuovi volti della Maeg Costruzioni Spa di Vazzola, colosso delle costruzioni in acciaio attualmente operante in dieci Paesi del mondo, con circa 260 dipendenti e oltre 300 collaboratori indiretti.

Il fondatore Alfeo Ortolan ha scelto di passare il testimone a due professionisti fedeli all’azienda che non portano il suo stesso cognome ma che, presentando il nuovo Cda, commenta così: “Due eccellenze sul piano professionale e umano, che hanno camminato con noi lungo buona parte della crescita di Maeg”. Alla Maccari è stato assegnato il ruolo di presidente del consiglio di amministrazione mentre a Giacomini quello di consigliere.

La nuova governance vanta una lunga esperienza in azienda e già dal curriculum di queste due figure si evince una bilanciata divisione della leadership: per quanto riguarda la presidente, originaria di Visnà, una laurea in giurisprudenza e 14 anni nell’ufficio legale hanno costruito un’esperienza anche nell’affiancamento dei project manager, dando alla responsabile una visione a 360 gradi. Luca Giacomini, di Roncadelle, ha iniziato in Maeg “quasi per caso, inviando i curriculum della domenica”: con l’entrata in azienda, ha potuto viaggiare dal Brasile all’Iraq, prima occupandosi di logistica, arrivando poi ad assumere il controllo di gestione delle intere commesse.

“Sono molto orgogliosa che la scelta della famiglia Ortolan sia ricaduta su di noi – commenta la presidente Maccari – Abbiamo vissuto in prima persona la crescita di Maeg, ma non era scontato che la scelta di una nuova governance ricadesse su amministratori interni. Come sono sempre stati molto lungimiranti, anche in questo caso hanno dimostrato di guardare al futuro, proprio come fanno i grandi gruppi. È un percorso iniziato da diverso tempo: la società stava diventando sempre più indipendente, abbiamo adottato delle procedure e i dipartimenti sono sempre più strutturati”.

Maeg ha anche incrementato di ben sessanta volte il capitale sociale, da poco più di cinquecento mila euro a oltre trenta milioni: un segnale forte per una società che mostra di saper guardare lontano, anche oltre problematiche come quelle relative al rincaro delle materie prime, e che punta ai 160 milioni nel prossimo decennio.

“Il rincaro dei materiali ha messo a dura prova anche noi – risponde Raffaella Maccari, – ma Maeg ha adottato un piano d’azione: nel 2021 la società è stata prudenziale nelle acquisizioni. Abbiamo scelto quale lavoro eseguire e quale invece lasciare. Abbiamo portato avanti importanti campagne d’acquisto preventive, per evitare di trovarci in un momento di acquisto negativo e abbiamo costruito un dialogo efficace con i nostri clienti”.

Uno dei temi più attuali, non trascurabile in una proiezione di crescita come quella della Maeg, riguarda il raggiungimento degli obiettivi relativi alla sostenibilità: sul tema si espone Luca Giacomini, che afferma di guardare con serenità al futuro dell’azienda in questo senso. “La sostenibilità è un tema su cui l’azienda poneva attenzione già prima che diventasse un argomento attuale. È indubbio che una carpenteria metallica sia un’attività energivora ma, per quanto possa sembrare un paradosso, l’acciaio è per sua natura un materiale sostenibile: è tra i più riciclabili e tra i più riciclati. Inoltre, oltre al lavoro della Maeg in passato sul fotovoltaico e sull’efficientamento delle tecnologie, un’opera di ingegneria deve concentrarsi a evitare lo spreco, quindi è per se stessa un’azione sostenibile”.

È interessante sapere che nella sede della Maeg Costruzioni Spa, che con la propria forma racconta bene il settore in cui opera, le salette e gli uffici sono dedicati a tutti i Paesi nei quali l’azienda opera: attualmente alla Svezia, all’Austria, alla Francia, alla Croazia, alla Romania, alla Bosnia, alla Repubblica Ceca, agli Emirati arabi, alla Serbia, all’Olanda e, ovviamente, all’Italia. Con la crescita futura dell’azienda, scherzando, ci si chiede se gli uffici basteranno per i Paesi che il gruppo di Vazzola saprà conquistare.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati