Un percorso di crescita verso autonomia e potenzialità, Federico Marson nuovo gestore dell’Italiana Caffè a Vazzola

Un bar diventato simbolo dell’autonomia: l’Italiana Caffè di Vazzola dallo scorso sabato 30 marzo è gestito da Federico Marson (nella foto in alto, il secondo a sinistra), ragazzo affetto dalla sindrome di Down, che dopo tanti anni di lavoro come cameriere, è diventato gestore del locale insieme alla madre.

Il giovane, circa tre settimane fa, aveva intrapreso un periodo di affiancamento e addestramento insieme alla precedente proprietaria che, proprio la scorsa settimana, ha passato ufficialmente il testimone a Federico e alla madre Maria Grazia, titolare dell’attività ma, come ha ricordato lei, “è Federico a gestire tutto, noi siamo un appoggio”.

Federico è un volto noto nella zona: nonostante la giovane età, partecipa attivamente alle attività solidali della sezione provinciale dell’Aipd (associazione italiana persone down), dove ha frequentato anche corsi di cucina e prestato servizio come cameriere, lavoro che ha poi svolto anche al ristorante Casa Vittoria di San Polo di Piave: un’altra realtà dove a prestare servizio erano altri ragazzi come lui.

Vazzola Bar Federico interno

La forza per questa nuova avventura la trovo nei muscoli e anche sul lavoro, perchè mi piace – ha raccontato Federico a quanti chiedevano dove trovi l’energia per tutte queste nuove avventure – Qui mi trovo bene: seguo i miei colleghi, la mia titolare e un’altra ragazza che mi aiuta. Sono bravo a fare i caffè, toast, tramezzini… Con le persone mi trovo bene, hanno rispetto nei miei confronti e della mia famiglia”.

“L’idea iniziale era di intestare il locale a Federico – spiega Maria Grazia – ma per problemi burocratici non è stato possibile, a tutti gli effetti però è lui padrone della situazione, noi siamo qui in appoggio. Si trova a suo agio dietro il banco, è un imbonitore con i clienti, li intrattiene, ma al primo richiamo all’ordine torna subito a fare il suo compito”.

“È una nuova sfida – prosegue la madre – per capire se riesce a fare qualcosa che lo impegni in prima persona: continua a far parte di una squadra, ridotta rispetto a Casa Vittoria, dove alcuni lavori venivano portati avanti da più persone; qui invece si deve mettere in discussione in prima persona. Volevamo capire se Federico aveva una potenzialità e di conseguenza siamo qua, c’è stata l’occasione e l’abbiamo presa al volo”.

Autonomia, possibilità e potenzialità: queste le tre parole chiave che guidano lo spirito di quella che non è una comune avventura imprenditoriale, ma un vero percorso di scoperta e un viaggio verso la crescita personale di chi, anche solo da dietro il bancone di un bar, ha davvero tanto da insegnare. A Vazzola tutto ciò lo fa Federico, un caffè alla volta.

(Fonte: Thomas Zanchettin © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
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