Abolire il Piano di assetto del territorio: è quanto chiederanno i consiglieri Fabio Miotto, Andrea De Vido, Claudio Modolo e Floriano Franzon, membri dell’opposizione di Vazzola, nel prossimo consiglio comunale di Vazzola, mercoledì 7 novembre alla sede municipale di Palazzo Tiepolo (nella foto), ai colleghi della maggioranza.
Il Pat (Piano di assetto del territorio), deliberato lo scorso 5 aprile 2017, è la prosecuzione del Pati (Piano intercomunale di assetto del territorio) condiviso anche da Mareno di Piave e Santa Lucia. La passata amministrazione dell’ex sindaco Maurizio Bonotto aveva intrapreso i lavori di definizione del testo e l’attuale giunta, guidata dal sindaco Pierina Cescon, l’ha approvata attualizzandolo al contesto odierno.
“Un disastro annunciato, fin dall’adozione – dichiarano i consiglieri di minoranza – lo abbiamo ribadito fin dall’inizio e denunciato ad ogni passaggio fatto in consiglio comunale, ma non ci hanno ascoltato. Abbiamo perfino abbandonato l’aula non partecipando al voto dopo la discussione in consiglio lo scorso novembre”.
“Abbiamo informato i cittadini, in tantissimi hanno risposto facendo pervenire numerose osservazioni, quasi 250, e non sono bastate a far capire che questo Pat era e rimane un disastro – spiegano le opposizioni – Fin da subito è risultato complesso dal punto di vista normativo, enormemente prolisso e confusionario soprattutto nell’impostazione delle norme e delle direttive, con gravi risvolti di illegittimità e il conseguente rischio di paralisi dell’attività edilizia del nostro Comune. Ci sono disposizioni in contrasto con la normativa, la pianificazione territoriale ed urbanistica. Tutto l’impianto normativo risulta di difficile comprensione. Temiamo per la stessa illegittimità giuridica di alcuni aspetti di questo piano e le gravi conseguenze che ne potrebbero derivare”.
Alla base della convocazione della seduta c’è infatti una comunicazione dell’ufficio urbanistica della Provincia di Treviso: il comitato tecnico ha infatti informato il Comune di Vazzola del proprio parere sull’istruttoria del Pat, secondo il quale lo stesso patto ha “una notevole quantità di imprecisioni e lacune normative, oltre ad ampie carenze nel recepimento del Piano territoriale provinciale e numerosi profili di illegittimità”.
“Se l’amministrazione Cescon non vuole più ascoltare noi – conclude la minoranza – lo faccia per il bene di tutti i cittadini: ascolti la Provincia di Treviso, prenda atto del fallimento di questo Pat e voti la proposta della minoranza, dal ritiro all’annullamento degli effetti fino dalla sua adozione”.
“Crediamo che ai consiglieri di minoranza non interessi la tutela dell’ambiente, una corretta e lungimirante programmazione urbanistica e la promozione del territorio, ma solo il facile consenso politico di chi guarda all’interesse particolare e non a quello generale – risponde il sindaco Pierina Cescon – Come amministrazione riteniamo la comunicazione ed il parere inviati dalla Provincia non rituali e non condivisibili, frutto di un errore interpretativo su una disposizione del Pat, come sarà chiarito a breve”.
“Il Pat adottato a Vazzola serve a tutelare il territorio, l’ambiente, il patrimonio storico e paesaggistico e il benessere dei residenti – conclude Cescon – Annullarlo equivale tornare indietro di decenni rispetto agli altri Comuni del Coneglianese, vanificherebbe anni di lavoro e risorse economiche impiegate. Il voto dei consiglieri di maggioranza e del sindaco perciò sarà contrario alla proposta di delibera della minoranza”.
(Fonte: Thomas Zanchettin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it