Alain Delon e quella volta che vestì i panni di Marco Polo: addio al leggendario divo francese

Alain Delon nel 1959

Il cinema mondiale ha perso, nel suo firmamento, una delle sue stelle più celebri: questa mattina se n’è andato Alain Delon, all’età di 88 anni, considerato da molti il re del cinema francese.

Attore talentuoso, poliedrico, considerato da sempre tra gli uomini più belli, Alain Delon con i suoi “occhi di ghiaccio” riuscì a conquistare il pubblico, ammaliando con il suo charme e quel saper fare cinema che molti attori di oggi solo sognano.

La notizia della sua scomparsa sta facendo letteralmente il giro del mondo, perché se n’è andata una leggenda, è calato il sipario su una storia di talento.

Oltre al suo volto, Alain Delon ha fatto fortuna nel cinema anche per la sua duttilità nell’interpretare ruoli così differenti tra loro: dal giovane tormentato dalla propria storia famigliare in “Rocco e i suoi fratelli” (1960) al principe Tancredi de “Il Gattopardo” (1963), da Zorro ai personaggi noir dei polizieschi francesi.

Una carriera iniziata dopo un passato familiare complesso e l’esperienza nella Marina militare francese durante la guerra d’Indocina (1953).

Il suo nome si legò a quello dei registi più noti del cinema, anche italiano (da Luchino Visconti a Michelangelo Antonioni), che gli consentirono di intrecciare la propria carriera con il cinema “di casa nostra”, collaborando con attori del calibro di Monica Vitti, Claudia Cardinale, Giancarlo Giannini.

Un attore poliedrico che, all’interno del suo curriculum artistico, vanta svariate pellicole di successo.

Il magnetismo e il fascino che lo contraddistinguevano fecero molto parlare di lui, ma anche i suoi amori, come quello per l’attrice Romy Schneider (per tutti rimasta la principessa Sissy), e l’eterna rivalità con l’amico Jean-Paul Belmondo.

Anni d’oro del cinema francese e internazionale che negli ultimi anni, prima dell’arrivo della malattia, lo stesso Delon non nascose di rimpiangere.

Nel 2019 il Festival di Cannes gli diede la celebra Palma d’Oro alla carriera, dopo due anni che il divo francese aveva dato l’addio alle scene.

“Alain Delon, più che una star, un monumento francese”, le parole del presidente Emmanuel Macron.

Ma non tutti sanno o ricordano che Delon, anche se per un certo periodo, vestì i panni di Marco Polo, quell’esploratore veneziano di cui proprio quest’anno ricorrono i 700 anni della morte.

Nel 1962, infatti, a Venezia iniziarono le riprese della pellicola “La Fabuleuse Aventure de Marco Polo” (tradotto come “Le meravigliose avventure di Marco Polo. Lo scacchiere di Dio”), per la regia di Christian-Jaque.

Delon arrivò a Venezia per girare alcune sequenze della pellicola (tra cui anche la scena della fuga per i tetti), vestendo i panni del leggendario esploratore. Ancora oggi in rete si trovano alcune foto dell’attore in piazza San Marco o con i costumi scelti per il suo ruolo.

Poi arrivarono i problemi finanziari e le riprese del film vennero sospese, per poi riprendere un anno dopo. Nel frattempo, Delon aveva abbandonato il progetto, dedicandosi al personaggio di Tancredi del Gattopardo.

Il film su Marco Polo uscì nel 1965, per la regia di Denys de La Patellière e Noël Howard, con protagonista l’attore tedesco Horst Buchholz.

Nonostante ciò, si può comunque pensare che Delon, grazie al suo lavoro di attore, visse da vicino anche Venezia e la sua storia.

(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: Wikipedia)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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