Cento sollevamenti del Mose: “Evitati danni per 2,6 miliardi”

Cento sollevamenti in cinque anni, cento volte in cui il Mose ha alzato le sue paratoie per proteggere Venezia dall’acqua alta. Un sistema che, tra il 2020 e il 2025, secondo una nota del Ministero dei Trasporti “ha evitato danni per oltre 2,6 miliardi di euro, permettendo alla città di restare asciutta anche nei momenti più critici”.

La maggior parte degli interventi – ben 44 – è stata attivata per maree tra gli 80 centimetri e il metro e dieci, quelle che un tempo avrebbero comunque lasciato segni evidenti in piazza San Marco e nei sestieri più bassi. Ma il momento che più di tutti ha dimostrato l’importanza di questa diga gialla e blu è stato il 22 novembre 2022, quando il mare toccò quota 1,80 metri. In un’altra epoca, sarebbe stato un disastro: quel giorno, invece, Venezia rimase all’asciutto mentre fuori dalla laguna il mare inghiottiva le barene.

Il Mose, che negli anni ha diviso l’opinione pubblica tra polemiche e scandali, oggi è una realtà concreta, che funziona e protegge. Il ministro Matteo Salvini lo ha citato come esempio di eccellenza italiana, una sfida vinta “nonostante i troppi No del passato”. Il Ministero delle Infrastrutture, in una nota, ha ribadito il valore strategico di quest’opera per il futuro di Venezia, sempre più esposta agli effetti del cambiamento climatico.

(Autore: Simone Masetto)
(Foto: archivio Qdpnews.it)
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