Willem Dafoe è il nuovo direttore artistico del settore Teatro della Biennale di Venezia per il biennio 2025-2026. La nomina è stata deliberata dal consiglio di amministrazione della Biennale presieduto da Pietrangelo Buttafuoco.
Volto celebre di Hollywood, Dafoe proviene originariamente proprio dal mondo del teatro.
Attore dalla vocazione sperimentale e dalle scelte eterodosse, Dafoe (Appleton – Usa, 1955) ha iniziato il suo percorso artistico fin dai tempi universitari a Milwaukee, dove a 19 anni entra a far parte del Theatre X (1975-1977), una delle prime formazioni di ricerca negli Usa influenzata dal Living e da Grotowski, con cui è in scena in Insulti al pubblico di Peter Handke e in molti dei testi del regista e direttore artistico John Schneider.
Anche in Europa, dove si trova nel ‘76, è al leggendario Mickery Theatre di Amsterdam, perno della scena alternativa internazionale, che calca il palcoscenico in Folter Follies, opera del fondatore, attore, regista, drammaturgo, produttore e artista visivo Ritsaert ten Cate. Nella sua carriera di attore cinematografico ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali ed è stato candidato a quattro Premi Oscar (l’ultima volta nel 2019 per Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità – At Eternity’s Gate di Julian Schnabel, per il quale ha vinto nel 2018 la Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia), e a quattro Golden Globe (l’ultima volta nel 2024 per Poor Things (Povere creature!, film Leone d’Oro alla Mostra di Venezia).
Quest’anno sarà nel cast del film di apertura dell’81. Mostra (28 agosto-7 settembre): Beetlejuice Beetlejuice di Tim Burton.
(Foto: Wikimedia Commons).
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