Tra meno di una settimana si saprà chi sarà il nuovo sindaco di Vidor. Lo spoglio delle schede per le votazioni comunali, infatti, si svolgerà martedì mattina 22 settembre a partire dalle ore 9, mentre lunedì 21 si terrà lo spoglio per il referendum e per le regionali.
Qdpnews.it ha incontrato i due candidati sindaco di Vidor per una intervista testa a testa: Mario Bailo, 69enne, artigiano in pensione, attuale vice sindaco e assessore ai servizi sociali, sport, ecologia e ambiente e referente con le associazioni che si presenta con lista Insieme per Vidor sostenuta dal partito Lega Nord e Nicola Zandò, 48enne, ingegnere informatico, ex assessore al Bilancio, alla Biblioteca, alla Cultura, all’Informatizzazione e alle Politiche Giovanili, che si è staccato dall’attuale gruppo di maggioranza di cui faceva parte per unirsi alla lista Comune in Rete.
Come mai ha scelto di candidarsi sindaco?
Bailo: Ancora nel 2019 avevamo iniziato a parlare all’interno del nostro gruppo e all’esterno tra i cittadini in vista del rinnovo del sindaco e le persone che in questi ultimi dieci anni di amministrazione ci hanno sempre sostenuto mi chiedevano se mi candidavo sindaco. All’inizio ero un po’ titubante ma, vedendo le richieste sia della gente sia di alcuni membri del gruppo, ciò mi ha spinto a prendere la decisione di candidarmi. Inoltre ho avuto dei contatti a livello di Lega Nord con pareri favorevoli. Con questi presupposti sono partito a formare la squadra di candidati.
Zandò: La scelta di mettermi in gioco e presentarmi come candidato sindaco è maturata in me nell’ultimo periodo. Durante la mia esperienza di assessore ho avuto modo di mettermi a disposizione della comunità e di realizzare diversi progetti a cui tenevo, questo mi ha permesso di collaborare con le varie realtà locali e con le persone che animano la nostra comunità; il rapporto instauratosi mi ha dato grande soddisfazione ed è stato un’occasione di crescita personale. Infine, ho ricevuto molti elogi ed incoraggiamenti dai cittadini che mi hanno spinto a fare il grande passo.
Vista la sua esperienza come assessore, parlando tra la gente, quali sono i problemi maggiormente sentiti dai cittadini di Vidor?
Bailo: In questo ultimo periodo la gente chiede soprattutto di poter tornare alla vita sociale che c’era prima del Coronavirus, attenendosi alle linee guida sanitarie. Altra tematica molto sentita da tutte le fasce di età (genitori, insegnanti, bambini) è la scuola: la popolazione chiede all’amministrazione comunale di essere presente per garantire sicurezza in questa fase sperimentale di ritorno in classe post Covid.
Un altro problema attuale è la definizione del medico di base di Colbertaldo: dopo una dottoressa provvisoria attualmente c’è un’altra dottoressa provvisoria. In sinergia con l’Ulss sarà nostra intenzione batterci per la definizione di un medico per dare continuità e sicurezza ai cittadini.
Zandò: Stiamo vivendo un periodo difficile e particolare della nostra vita, i problemi attuali sono principalmente legati all’emergenza Covid. Se pensiamo alla famiglie con bambini la loro preoccupazione principale attualmente è la scuola, riuscire a garantire ai loro figli una vita ed un’istruzione il più possibile normale. Se invece pensiamo agli anziani la preoccupazione principale è la salute, in primis, e tutti i servizi collegati a quest’aspetto. Poi ci sono le persone più deboli sia dal punto di vista della salute che economico, in questi casi la pandemia ha aumentato il loro disagio. Altri problemi molto sentiti dai cittadini sono quelli legati al traffico, soprattutto di tipo pesante, che ogni giorno passa per il centro di Vidor e quelli legati agli odori emanati da un’azienda locale.
Situazione ponte di Vidor: qual è la sua posizione in merito?
Bailo: L’attuale sindaco Albino Cordiali, che fa parte del mio gruppo, in questi anni si è sempre speso per sollecitare gli enti preposti (Regione, Provincia, Veneto Strade) sulla costruzione del nuovo ponte e, in queste ultime settimane, c’è stata una ripartenza: la provincia ha finanziato 250 mila euro, la regione altri 200 mila euro e, con questa cifra, Veneto Strade ha avviato la trattativa per il progetto definitivo. Ci vorrà del tempo certo, ma senza di questo non potevamo muoverci; ora potremo fare pressione “in alto” per chiedere i contributi e possiamo unirci anche al progetto della Pedemontana.
Sul vecchio ponte oggi in uso sono state fatte prove di stabilità e di carico e sono stati installati dei sensori di monitoraggio, ma ciò non basta: oltre alla sicurezza di un nuovo ponte serve una nuova viabilità per deviare il traffico pesante che attraversa quotidianamente il centro di Vidor perchè i cittadini sono sottoposti a continue vibrazioni e alla rumorosità.
Zandò: Si tratta di un’opera molto importante sotto vari aspetti, ma che saprà portare dei benefici non soltanto per Vidor, ma per tutta l’area limitrofa. Adesso sono arrivati 450 mila euro tra Regione e Provincia e con questi soldi si potrà finalmente iniziare la progettazione definitiva, ma non saranno sicuramente sufficienti per completarla assieme ai relativi pareri e nulla osta richiesti. Sarà quindi necessario un duplice lavoro di ricerca di fondi: primo per completare la progettazione e secondo per la realizzazione effettiva. Si tratta di un percorso ancora lungo, basti pensare che la progettazione preliminare risale ancora al 2013 e che per la progettazione definitiva ci vorranno almeno altri 2 anni.
Voglio essere, e dobbiamo esserlo tutti, ottimisti, anche se sono consapevole che ci vorranno ancora molti anni prima di vedere completata l’opera.
Quali sono le principali opere che la sua lista intende portare avanti nel caso di elezione?
Bailo: Tra le opere che abbiamo in programma da portare avanti c’è la riqualificazione della piazza di Colbertaldo: è necessario intervenire su un fabbricato di proprietà privata in disuso e si è già parlato di una trattativa con il proprietario dell’immobile per l’acquisto e la successiva demolizione dell’edificio per poter fare una nuova entrata-uscita della biblioteca. Altra opera in programma è la messa in sicurezza degli impianti sportivi, trovando le risorse economiche necessarie. Oltre a questi ci saranno altri lavori pubblici e manutenzioni.
Zandò: Nel nostro programma ci sono delle opere di lungo respiro tipo la riqualificazione della piazza dei Colbertaldo o l’acquisizione degli impianti sportivi comunali, su questi temi è necessario iniziare a lavorare subito ben sapendo che i tempi di realizzazione non saranno velocissimi. Poi ci sono opere velocemente cantierabili quali la ciclabile da via Mazzocco al cimitero di Vidor, oppure la sistemazione del giardino delle scuole medie, e ancora la riqualificazione dei parchi giochi.
Vuole rivolgere un invito ai lettori di Vidor sul perché votare la sua lista?
Bailo: La mia lista è composta da persone di fasce di età e competenze diverse e alcuni di questi con esperienza amministrativa. La squadra che si presenta agli elettori è compatta, fatta di persone “semplici” e con principi ben consolidati, per amministrare il comune con continuità e coerenza, e con obiettivi comuni. La voglia di fare c’è e, se verremo eletti, saremo ben disponibili e felici di amministrare il comune.
Zandò: Noi di Comune in Rete crediamo molto nel lavoro di squadra: solamente unendo le forze e le competenze di tutti noi e quelle di tutti i cittadini potremmo migliorare la nostra comunità. Votando Comune in Rete darete l’opportunità al nostro comune di guardare al futuro dando fiducia ad un gruppo giovane che potrà dare continuità e portare innovazione all’azione amministrativa per i prossimi anni.
Concludo con il nostro motto: “Una comunità, un gruppo, un candidato”.
(Fonte: Antonella Callegaro © Qdpnews.it).
(Foto: Mario Bailo – Nicola Zandò).
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