Durante il periodo di isolamento sociale a causa del Coronavirus, a Casa Maria Adelaide da Sacco, la comunità alloggio e centro diurno per persone con disabilità con sede a Vidor, è nata l’ideazione del progetto “Bar ConTatto”.
Le persone che risiedono nella comunità, infatti, avevano espresso in questi mesi il desiderio di rivedere i propri cari, ma anche di uscire o semplicemente di andare al bar.
“Abbiamo messo insieme due desideri e progettato il Bar ConTatto – spiega Sara Pescarini educatrice della comunità – Il territorio qualche tempo fa ci aveva regalato la “Baita dei Masi”, una casetta di legno utilizzata come angolo bar a servizio della bocciofila del paese prima che il comune di Vidor realizzasse i campi da bocce al coperto, donataci nel 2018 grazie alla pro loco La Vidorese e al comune, che abbiamo fatto sistemare nella zona nord. Grazie anche alle donazioni ricevute dall’associazione di Casa Maria Adelaide è stata poi sistemata e attrezzata. La signora Gabriella, in memoria del fratello Franco, ha regalato un frigorifero e i tavoli e la ditta Brado Spa di Valdobbiadene ha donato le sedie. Con l’aggiunta degli ombrelloni abbiamo creando un vero e proprio “bar” in una cornice veramente spettacolare, all’aperto in mezzo al verde”.
“Ieri, lunedì 25 maggio 2020, lo abbiamo inaugurato, brindando con un aperitivo analcolico e con degli stuzzichini – aggiunge l’educatrice Patrizia Michieletto – Nei prossimi giorni prevediamo di aprirlo alcune giornate solo per i residenti, e altre per gli incontri programmati con i famigliari. Le persone che vivono a Casa Maria Adelaide, oltre ad essere i fruitori dovranno indossare le vesti di camerieri e baristi, apportando il loro contributo“.
Inoltre sabato scorso 23 maggio, la residente Ketti ha compiuto 50 anni, e ieri ha ricevuto il suo regalo più bello: alle ore 15.30, finalmente, ha potuto incontrare la mamma Bruna dopo quasi 3 mesi di isolamento sociale.
Non ci sono stati baci e abbracci, sono state mantenute tutte le norme stabilite ma, nonostante ciò, l’emozione e la gioia di rivedersi e stata molto forte.
“Quello che prima del lockdown sembrava banale come il sorridere, o parlare dolcemente e guardarsi negli occhi ieri è stato qualcosa di straordinario” conclude l’educatrice.
Se qualcuno volesse donare generi alimentari per il “bar” di Casa Maria Adelaide, sono ben accetti, anche perchè la comunità sta già pensando a dei progetti futuri.
(Fonte: Antonella Callegaro © Qdpnews.it).
(Foto: Casa Maria Adelaide).
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