La vidorese Elena Prosdocimo, di professione operatrice olistica ed estetista, con il suo cane femmina di nome Fortuna, ha preso parte ieri, domenica 29 maggio, e per il secondo anno, al Salone Nautico di Venezia per eseguire delle dimostrazioni di soccorso nautico. L’abbiamo incontrata per farci raccontare la sua esperienza.
Elena, innanzitutto come è entrato nella sua vita questo cane?
Ho preso in adozione Fortuna cinque anni fa tramite l’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali); dopo averlo visto in fotografia sono andata a prenderlo a Bologna e, in seguito, ho adottato un secondo cane di nome Felice.
Come le è venuta l’idea del soccorso nautico?
Io sono molto amante dell’acqua, portavo e porto sempre i miei cani a passeggiare al Piave e avevo notato che Fortuna, a differenza dell’altro, aveva l’istinto di entrare nel fiume, infatti è un meticcio misto retriever. Essendo Fortuna di carattere dominante aveva bisogno di una valutazione ed educazione cinofila professionale e cercando informazioni in internet, ho trovato su Facebook il Centro Cinofilo Dogs Rescue delegazione C.S.E.N. Veneto con sede a Noale, che si occupa di addestramento e salvataggio nautico. Inizialmente ho preso contatti con lo scopo di fargli fare un po’ di addestramento. Ho chiesto se per fare salvataggio nautico servisse che il cane fosse di razza, ma mi hanno risposto che non era necessario, bastava che avesse una buona acquaticità e un certo peso: Fortuna pesa 26 kg. Così l’ho portata a provare alla Baita al Lago di Castelfranco Veneto e da tre anni faccio parte del gruppo, assieme a una decina di persone con i rispettivi cani. Fortuna ed io abbiamo già ottenuto il Brevetto Sportivo di primo livello.
Quali sacrifici comporta far parte di un gruppo di soccorso nautico sportivo?
Gli allenamenti si svolgono solitamente di domenica mattina da aprile a ottobre al lago o al mare, siamo stati ad esempio al lago del Corlo, a Jesolo, a Sottomarina, a Rosolina, e in inverno una domenica si va in acqua in piscina coperta a Padova e le altre tre domeniche del mese a terra, svolgendo comunque esercizi funzionali al salvataggio nautico. Ciò significa che bisogna alzarsi e partire presto e si lavora per tutta la mattina perciò si ritorna a casa molto stanchi. Ma la perseveranza porta grandi soddisfazioni.
Come si sono svolte le dimostrazioni di soccorso in acqua al Salone Nautico di Venezia?
Al Salone Nautico abbiamo eseguito alcune esibizioni delle attività di soccorso nautico sportivo che consistono in nuoto affiancato, recupero di un pericolante, di due pericolanti e di una imbarcazione. Abbiamo svolto due simulazioni con il cane e il proprio conduttore in nuoto affiancato fino al pericolante, consegna della cima del Baywatch in bocca al cane che tira e porta fuori dall’acqua e quindi in salvo il pericolante.
Quali sono i suoi, o meglio i vostri impegni futuri?
Al momento noi facciamo soccorso nautico a livello sportivo. Per svolgere l’attività di salvataggio vera e propria, ossia far parte del Soccorso Nautico Operativo CSEN, è necessario che il conduttore del cane possieda il brevetto da bagnino con estensione mare e, prossimamente, lavoro permettendo, la mia intenzione è quella di fare il corso per prendere il brevetto da bagnino che si terrà tra la piscina Y-40 di Montegrotto Terme e lezioni online per la parte teorica; il cane deve avere il brevetto operativo dell’unità cinofila e Fortuna andrà avanti per conseguirlo. Per portare a termine il soccorso, inoltre, è fondamentale il legame: io e Fortuna siamo molto affiatate e ci divertiamo negli allenamenti nonostante siano impegnativi.
(Foto: per concessione di Elena Prosdocimo).
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