Da Casa Maria Adelaide di Vidor arriva il messaggio di speranza e di positività delle persone con disabilità

Sospese le attività per gli utenti del centro diurno e chiuse le porte della comunità alloggio a causa del Coronavirus, molti messaggi di speranza arrivano dalle persone con disabilità di Casa Maria Adelaide di Vidor.

Sia dalle loro sia abitazioni sia dalla residenza, infatti, le persone con disabilità hanno creato i loro disegni con l’arcobaleno: “Noi di Casa Maria Adelaide e del Centro diurno il Sole, in questo momento molto difficile, vogliamo lanciare un messaggio di speranza e positività, aderendo alla campagna #andràtuttobene.


I fili dei nostri arcobaleni ci legano tutti insieme, amici e parenti, fratelli e sorelle, figli e genitori. Creiamo una coloratissima e creativa comunità virtuale per esprimere solidarietà e vicinanza tra di noi e verso tutti. Restiamo uniti e tingiamo i nostri pensieri di bellezza, insieme ce la faremo!”

Le attività della cooperativa La Rete continuano anche se con qualche cambiamento: “Con l’iniziativa degli arcobaleni, realizzata durante le ore di laboratorio, sono emerse le paure dei nostri residenti, e questo ha permesso agli educatori di far elaborare loro la situazione adattando le attività ai vari bisogni. La nostra comunità alloggio vive questo periodo osservando le indicazioni date dall’Ulss 2″.

“Stiamo trasmettendo alle persone con disabilità che vivono qui il messaggio che tutto passerà e sarà meglio di prima, perchè apprezzeremo di più le cose. Sebbene sentano il disagio di non poter incontrare famigliari e amici, abbiamo attivato le videochiamate e stiamo proponendo delle attività didattiche all’interno della struttura visto che disponiamo di un grande salone e, quando il tempo lo permette, nel nostro giardino con dei lavori in preparazione della bella stagione. Purtroppo neppure i volontari possono accedere a causa del virus. Un ringraziamento va alle due educatrici Patrizia Micheletto e Sara Pescarin e a tutti gli operatori per il loro lavoro” spiega la coordinatrice della comunità, Franca Sartor.

“Le disposizioni governative impongono la sospensione dei centri diurni per ora fino al 4 aprile, perciò i ragazzi con disabilità che venivano giornalmente devono rimanere a casa con le loro famiglie. Noi ci siamo organizzati attraverso la rete con messaggi su whatsapp per tenerci in contatto e per dare un supporto telefonico ai famigliari, in quanto è stata stravolta la ruotine dei nostri utenti e non è facile impegnare le loro giornate a casa. Comunque ciascuno dalle proprie abitazioni sta realizzando dei “lavori”: chi fa giardinaggio, chi crea delle sciarpe, ecc., e dai messaggi vocali che mi arrivano tutti sperano di rivedersi al più presto” racconta la coordinatrice del centro diurno, Gabriella Mazzero.

Siamo in contatto anche con le altre strutture del distretto di Asolo, Castelfranco e Montebelluna per seguire delle indicazioni organizzative comuni. Siamo in attesa di ricevere le mascherine ordinate che sono introvabili. Invito inoltre tutti a mandare dei messaggi di positività alla pagina facebook La Rete Cooperativa che leggeremo poi ai nostri ragazzi per far sentire loro l’unione della comunità nonostante la lontananza” – conclude la direttrice Elena Bortolomiol.

(Fonte: Antonella Callegaro © Qdpnews.it).
(Foto: Casa Maria Adelaide).
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