Una storia a lieto fine quella di Ombra (nelle foto), un cane randagio di razza pit bull adottato da una coppia di Vidor dopo aver essere stato abbandonato e anche investito. Lorella Illi e Mauro Urban (nella foto) l’estate scorsa si erano recati in vacanza a Erice, in provincia di Trapani, in Sicilia, e tutti i giorni, percorrendo la strada per andare in spiaggia, avevano notato un cane randagio che si aggirava da solo in una zona vicino al carcere.
Come ha avuto inizio la storia di questa adozione?
La sera del 10 agosto avevano chiuso la strada per un concerto e mentre il cane stava giocando è stato investito da un’automobile. Immediatamente gli abbiamo prestato soccorso, curando le ferite con dell’acqua ossigenata. In seguito abbiamo scoperto che la direttrice di un supermercato della zona gli dava da mangiare, ma non poteva occuparsi di lui poiché abitava in un appartamento e di giorno lavorava. La direttrice Anna, divenuta nostra amica, ci ha riferito che il cane era stato abbandonato ad aprile, dopo essere stato adottato da una coppia di fidanzati che lo avevano riportato in strada quando si sono lasciati. Al cane era stato dato il nome di “Ombra”, perchè seguiva Anna ed i ragazzi del supermercato come un’ombra. Fin dall’inizio noi avevamo pensato di portarlo a Vidor, ma eravamo andati in ferie in aereo e, per motivi burocratici, i tempi erano troppo stretti per riuscire a portarlo a casa con noi. Così gli abbiamo comprato una cuccia ed il collare ed abbiamo provato a chiedere in giro se qualcuno laggiù volesse adottarlo.
Finite le ferie siete quindi rientrati a casa.
Trascorsi i quindici giorni di ferie, con grande dispiacere, per noi era giunto il momento di partire, rischiando di perdere l’aereo per vederlo un’ultima volta. E’ stato un momento commovente perchè Ombra ci ha seguito fino alla fine. Ritornati a Vidor abbiamo mantenuto i contatti con la direttrice del supermercato, inviando giù i soldi per i vaccini, la toelettatura e quanto necessario e passate alcune settimane ci ha informato che il proprietario precedente si era fatto vivo per portarlo via ma lei non si fidava a lasciarglielo. Un’altro giorno il pit bull aveva seguito una signora con un cagnolino che sembrava volesse tenerlo, ma sua figlia non lo ha voluto ed è stato riportato nuovamente sul marciapiede. A questo punto abbiamo deciso di andare a prendercelo.
Anche il viaggio di ritorno è stato molto avventuroso.
Abbiamo chiesto due giorni di ferie, che ci sono stati subito concessi dai nostri datori di lavoro, che ringraziamo per la sensibilità, e siamo partiti un mercoledì sera dei primi di ottobre in aereo, con l’idea di ritornare in macchina. Abbiamo cercato un’auto a noleggio trovando un’offerta vantaggiosa. A causa di un forte temporale però siamo arrivati a destinazione in ritardo, erano saltate le linee telefoniche ed avevamo perso l’auto che avevamo preso a noleggio, ma le ragazze dell’autonoleggio sono state disponibilissime e ci hanno aspettato all’aeroporto. Tutto il quartiere sapeva del nostro arrivo, tutti ci hanno accolto e si sono complimentati con noi. Abbiamo dormito nello stesso hotel dove eravamo stati in agosto. Il giorno successivo siamo partiti da Trapani in auto con Ombra fino a Palermo dove abbiamo potuto ritirare una seconda auto più grande e nuova. Dopo ben 400 chilometri abbiamo preso il traghetto da Messina a Reggio Calabria, e dalla Calabria al Veneto in macchina abbiamo fatto una sosta ad Orvieto. Tutte le persone incontrate durante il tragitto, in traghetto e negli autogrill, sono state gentili con noi. Una volta arrivati a Vidor Ombra è stato registrato all’anagrafe canina di Montebelluna, ora con noi si trova benissimo e lo portiamo anche al centro per addestramento cani a Bigolino.
Da questa vostra esperienza quale messaggio volete lanciare?
Consigliamo a tutti di far parlare il cuore e di seguire le buone azioni, perchè la soddisfazione che si riceve ripaga sempre. Gli animali insegnano molto a noi esseri umani perchè danno un amore incondizionato, senza chiedere nulla in cambio.
(Intervista a cura di Antonella Callegaro © Qdpnews.it).
(Foto per gentile concessione di Lorella Illi e Mauro Urban).
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