Effetto Bordin, il Montebelluna batte allo scadere l’Adriese dopo una gara tiratissima. Ora basta un pari contro Caldiero Terme per la salvezza

Una vittoria che ha il sapore della salvezza, il Montebelluna batte 3 a 2 l’Adriese già salva dopo un match ricco di colpi di scena in un San Vigilio finalmente riaperto al pubblico.

Tre punti che permettono di scavalcare la Virtus Bolzano (sconfitta con lo stesso risultato a Mestre) al terz’ultimo posto che vuol dire permanenza in Serie D in attesa dell’ultima giornata in casa del Caldiero Terme.

Il cambio di panchina dei giorni scorsi (con l’addio di Nico Pulzetti e l’arrivo di Francesco Bordin) è servito a dare la scossa al team biancoceleste che è entrato in campo fin dal primo minuto con la grinta giusta.

Primo gol del solito Fasan all’8′, al quale risponde Marangon solo a metà del secondo tempo. 

Tempo due minuti e il bomber del Montebelluna Lukanovic riporta in vantaggio i biancocelesti, mentre al 33′ arriva il secondo gol dei granata con Rosati che gela i tifosi montebellunesi.

Nel secondo tempo la formazione di Bordin continua a spingere ma non riesce a trovare la quadra, in un risultato che di fatto metterebbe in serie difficoltà il Montebelluna fino a quando Fasan, a tempo scaduto, sguscia via in area di rigore dove viene abbattuto da Marangon.

L’arbitro fischia dunque il rigore allo scadere, un pallone che pesa come un macigno che viene scaraventato in rete dall’implacabile Zucchini e che certifica una vittoria pesantissima.

Il calcio toglie e il calcio dà, ironicamente la partita della settimana scorsa ha visto il Montebelluna perdere all’ultimo secondo contro la Luparense, ieri, invece i minuti di recupero sono stati decisivi per prendere i tre punti.


Ora per i ragazzi di Bordin l’atto finale, la difficile trasferta contro Caldiero Terme lanciatissimo ai playoff, dove può bastare un pari per avere la certezza matematica di salvezza. In caso di sconfitta i montebellunesi devono sperare che la Virtus Bolzano non riesca a vincere, in quel caso saranno decisivi scontri diretti e differenza reti.

(Foto: Pieros Menegon – Nicola Fasan).
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