La famiglia di Alex Marangon si affiderà a un luminare della tossicologia. La dottoressa Donata Favretto, nota in Europa e in tutto il Mondo, parteciperà infatti ai test tossicologici che verranno svolti nei prossimi giorni per cercare di capire se il barista venticinquenne di Mestre, avesse assunto qualche tipo di sostanza. Favretto, insegnate all’Università di Padova, è considerata una delle massime esperte in materia.
L’ipotesi, infatti, è quella che Alex, qualche ora prima della sua morte, potesse aver assunto un infuso di ayahuasca, che risulta vietato in Italia per i suoi effetti. Ma non è escluso che al giovane possa essere stata somministrata anche qualche altra sostanza “naturale” utilizzata come purificante durante il rito all’abbazia di Vidor.
Di una cosa sembrano essere certo Stefano Tigali, uno degli avvocati della famiglia Marangon ovvero che se il giovane abbia assunto qualche sostanza questa verrà certamente trovata dalla dottoressa Favretto. All’esame parteciperà anche l’anatomopatologo Antonello Cirnelli nominato dalla famiglia come consulente già pochi giorni dopo il ritrovamento del corpo di Alex in un isolotto del Piave a Ciano del Montello.
La scorsa settimana gli avvocati della famiglia Marangon avevano depositato alla Procura di Treviso la richiesta che tutti i partecipanti alla “festa” venissero sottoposti ai test tossicologici per cercare di far luce sulle ultime ore di vita di Alex.
Al momento resta aperto il fascicolo per omicidio volontario, seppur senza nessun indagato, ma gli investigatori non escludono neppure che Alex possa essere caduto. L’autopsia ha rivelato una frattura alla base del cranio, le costole destre sfondate e un evidente colpo alla tempia sinistra.
(Autore: Simone Masetto)
(Foto: Simone Masetto)
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