Nel suggestivo scenario dell’antica abbazia di “Santa Bona”, nel centro storico di Vidor, è andato in scena ieri, domenica 13 ottobre 2019, il concerto di solidarietà “non solo Vivaldi” con la “Piccola Orchestra Veneta” diretta dal maestro Giancarlo Nadai.
Le offerte raccolte durante la serata saranno utilizzate per la creazione di una stanza “Snoezelen” per Casa Maria Adelaide Da Sacco a Vidor.
Lo Snoezelen è una forma di terapia per persone con autismo e altre disabilità dello sviluppo, demenza o lesioni cerebrali. Il termine è spesso usato come sinonimo di Mse, ovvero ambiente multisensoriale.
La metodologia, messa a punto da fine anni Settanta a metà degli anni Ottanta da due terapisti olandesi, Jan Hulsegge e Ad Verheul, prevede la realizzazione di ambienti dedicati a creare focus di attenzione e suggestioni attraenti, con l’obiettivo di venire incontro alle necessità di persone con disabilità intellettive, facilitando il lavoro degli operatori.
Snoezelen è contatto umano e rilassamento o attivazione in base ad esigenze specifiche, promosso attraverso stimoli sensoriali.
Dentro l’abbazia di “Santa Bona” si sono esibiti come solisti i cantanti Enrico Nadai ed Elena Lucca, il soprano Angelica Casonato e i musicisti Mattia Tonon e Andrea Bet, al violino, Claudio Doni, al mandolino, Cristiano De Agnoi, alla tromba, e Sabrina Comin, per il cembalo e il pianoforte.
Nell’organico si sono distinti Mattia Tonon, Giancarlo Nadai, Andrea Bet, Leonardo Mariotto, Sofia Boatin, Elia d’Errico e Margherita Boatin, per i violini; Claudio Doni per la viola e il mandolino; Federico Covre per il violoncello, Roberto Casagrande per il contrabbasso; Sabrina Comin per il cembalo e Nicola Boatin per la chitarra.
I brani proposti hanno accompagnato il pubblico presente in un singolare percorso sonoro in grado di far vibrare l’anima di chi, mosso da forti emozioni, ha colto la felice intuizione degli organizzatori per aver voluto aiutare gli ospiti di Casa Maria Adelaide Da Sacco grazie al potere rigenerante dell’arte musicale.
Dopo il concerto, tutto il pubblico e i musicisti si sono intrattenuti nel chiostro dell’abbazia per un brindisi offerto da alcune cantine del territorio dove è stato proposto anche il “Pan da Vin” dell’istituto di ristorazione “Dieffe-Piero Berton” di Valdobbiadene.
Grande la soddisfazione per l’ottima riuscita dell’evento da parte dell’organizzatrice Sara Pescarini e anche da parte di Elena Bortolomiol, in rappresentanza della Rete Cooperativa Casa Maria Adelaide.
Presente anche l’amministrazione comunale di Vidor che non ha nascosto l’orgoglio per avere il privilegio di ospitare in paese uno scrigno d’arte come l’Abbazia di “Santa Bona”.
La struttura dell’abbazia è stata eretta tra il 1106 e il 1110 grazie alle donazioni della famiglia Da Vidor. La gestione dell’edificio religioso è stata affidata ai monaci benedettini di Pomposa che hanno apprezzato questo sito particolarmente strategico dove, per molti secoli, si trovava un passo barca per attraversare il fiume Piave poiché non era ancora presente il ponte.
Ora l’abbazia, che viene aperta al pubblico solo in occasioni particolari, è di proprietà della famiglia Da Sacco ed è famosa perché la cappella contiene le reliquie dell’egiziana Santa Bona e un affresco di San Cristoforo, patrono dei traghettatori.
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(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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