La pittrice Mariella Bortolamiol, 73enne nativa e residente a Vidor, esporrà una sua opera alla Pro Biennale 2020, rassegna di arte contemporanea organizzata dalla fondazione Spoleto Arte a Venezia.
Oltre al critico d’arte Vittorio Sgarbi e al presidente di Spoleto Arte Salvo Nugnes, sono annunciati per l’occasione: il soprano Katia Ricciarelli, il cantautore Morgan, la giornalista Silvana Giacobini, il governatore della regione Veneto Luca Zaia, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, il figlio del pittore Salvador Dalì José Dalí e molti altri.
L’inaugurazione si terrà, in forma riservata, giovedì 23 luglio alle ore 13 allo Spoleto Pavillon di palazzo Ivancich a due passi da piazza San Marco. L’esposizione, ad entrata libera, rimarrà aperta al pubblico dal 24 luglio al 7 agosto tutti i giorni dalle 10 alle 19.
La pittrice di Vidor, trasforma le sensazioni in linee e colori dando, a chi guarda i suoi dipinti, la possibilità di vedere ciò che la propria sensibilità suggerisce; immaginando luoghi e situazioni in molti casi diversi da quelli che l’hanno ispirato. Ciò imprime all’opera molteplici punti di vista ed emozioni totalmente soggettive e personali.
Alcune opere di Mariella Bortolamiol si possono vedere anche sul suo sito (link).
Mariella come si è avvicinata alla pittura?
“Sin da bambina mi è sempre piaciuto disegnare ed ogni volta che vedevo un quadro ne rimanevo affascinata. In quegli anni però non c’erano le possibilità economiche per proseguire gli studi e ho dovuto accantonare l’idea dell’arte. Quando è nato mio figlio negli anni ’80, dovendo rimanere a casa dal lavoro per occuparmi di lui, ho deciso di acquistare colori, pennelli ed il primo libro di pittura. Da lì è partito tutto. Ho ricevuto da subito molti complimenti e questo è stato per me uno stimolo fondamentale per continuare. Con sacrificio ho iniziato a partecipare alle prime esposizioni e poi, con il tempo, ho ricevuto le chiamate da parte di gallerie e associazioni d’arte”.
Quali tecniche usa e quali raffigurazioni rappresenta?
“Nel corso degli anni ho usato varie tecniche: dal carboncino all’olio acrilico ma, in particolare, sono specializzata nell’acquerello. Le mie raffigurazioni spaziano da natura morta a ritratti, a città come Venezia. Nei miei dipinti esprimo il sogno dell’infinito, l’amore, la gioia e, come mi è stato detto dalla critica, nei miei quadri: anche nella notte c’è sempre la luce. Quando compongo mi immedesimo e cerco di trovare sempre qualcosa di positivo nei soggetti che dipingo”.
Ha partecipato a mostre collettive e personali in Italia e all’estero, raccogliendo sempre lusinghieri commenti e critiche. Può citarne qualcuna?
“Tra le più recenti mostre a cui ho partecipato ci sono: nel 2003 all’Accademia internazionale dei Dioscuri Italia, nel 2004 Accademia internazionale “Greci-Marino”, Accademia del Verbano di lettere, arti, scienze, Italia, nel 2005 Accademia internazionale dei Dioscuri Italia, International Caluma Arta center Copenaghen-Danimark, nel 2006 Roma Città Santa, in occasione del CXXXV anno di fondazione di Roma capitale, nel 2007 al “Museo Centrale del Risorgimento Vittoriano” di Roma, nel 2008 “Il Mosè di Michelangelo Buonarroti ” a Montecitorio a Roma, nel 2009 al Palazzo del Senato di Milano, nel 2011 a Percorsi d’Arte a Como, nel 2013 la mostra personale “Ritmo ed Armonia” alla Galleria Sant’Isaia di Bologna, con la calorosa presenza, all’inaugurazione, dei miei concittadini e dell’amministrazione comunale di Vidor. Nel 2015, inoltre, ho esposto in occasione del XXIII° Raduno Nazionale dei Carristi d’Italia e per il Centenario della Grande Guerra al Palazzo dei Trecento a Treviso”.
Ha ricevuto numerosissimi premi, tanto che le pareti del suo salotto non bastano a contenere tutte le targhe appese e l’elenco completo sarebbe troppo lungo. Quali sono stati alcuni tra i premi più importanti per lei?
“Sono tutti riconoscimenti per me importanti ma, in particolare, ricordo il primo premio e diploma d’onore a Cannes in Francia al 1° Prix du Comitè d’Exposition 2° Biennale d’Arte Internazionale “Ermitage du Riou” alla Galerie le Patio. Poi, sempre nel 2003 ho ricevuto il premio quale migliore interprete dell’arte contemporanea al Premio Oscar a Castrocaro Terme, il diploma d’onore e primo premio miglior tecnica al Gran Premio dell’Adriatico e alla terza edizione del concorso a premi di pittura e scultura Riccione- Rimini”.
Lei è impegnata anche con le scuole e con le associazioni del territorio?
“Ho avuto l’opportunità di aiutare dei bambini ad imparare a dipingere dando consigli e accompagnandoli durante le prime pennellate. Molti di loro, con mia grande gioia, continuano con questa favolosa arte. Collaboro come volontaria con Casa Maria Adelaide Da Sacco, la comunità per persone con disabilità, dove, attraverso la pittura, gli ospiti possono esprimersi e sentirsi liberi passando del tempo in maniera spensierata e felice.”
Il suo prossimo appuntamento sarà alla Biennale di Venezia
“Si, alla Pro Biennale a Venezia, esporrò la mia opera intitolata: “Vai. Troverai meraviglie infinite”. In questo momento tanto difficile per le nostre comunità e per tutto il pianeta mi auguro che l’arte possa essere un elemento di rinascita”.
(Fonte: Antonella Callegaro © Qdpnews.it).
(Foto: per concessione di Mariella Bortolamiol).
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