Mauro, Salvatore, due bici e il giro della Spagna in 650 km

Un’altra ardua avventura per il vidorese Mauro Urban, 59enne dipendente in un’industria chimica di Villorba, che assieme ad un amico di Novara, Salvatore Meli, 62 anni, di professione parrucchiere, da tanti anni ogni primavera parte per un tour in bici in giro per il mondo.

La meta questa volta è stata la Spagna: dal centro alla punta più a sud. I due ciclisti, in sella alle loro bici, dal 29 aprile al 7 maggio scorsi hanno faticato per 650 km e 6500 metri di dislivello, con partenza da Madrid, passando per Toledo, Ciudad Real, Brazatortas, Puertollano, Villanueva de Cordoba, Cordoba, Setenil de las Bodegas, Ronda, Algeciras e arrivo a Tarifa.

“Avevamo in programma di fare 750 km ma, a causa del maltempo, in quanto nel weekend c’è stato un forte temporale, abbiamo dovuto modificare il percorso, prendere un treno e poi un pullman perché la fermata non era collegata a dove dovevamo andare, ed alla fine abbiamo pedalato in tutto 650 km. Si può dire che quello di quest’anno è stato un viaggio nell’incertezza”.

Spiega il ciclista per passione Mauro: “Anche in questa occasione abbiamo attraversato e visto luoghi bellissimi come Toledo, città medievale con monumenti arabi, ebraici e cristiani. A Cordoba il 3 maggio siamo capitati proprio in occasione della manifestazione “Fiesta de las Crues”, durante la quale tutti i quartieri vengono addobbati con delle croci ricoperte di fiori e viene dato un premio al quartiere più bello. Qui abbiamo avuto il piacere di rincontrare un caro amico di Siviglia, conosciuto durante il Cammino de La Plata otto anni prima, di cui non abbiamo mai perso i contatti e che, con l’occasione di essere in Spagna vicino a lui, abbiamo potuto rivedere. Inoltre abbiamo ammirato il paesino bianco “Setenil de las Bodegas” costruito nelle rocce del fiume Guadalporcùn, dove si vedono le case dentro la montagna; Ronda con il famoso e altissimo ponte romano “Puente Nuevo” ancora ben tenuto; e Tarifa, la città del vento dove mare e oceano si incontrano”.

Prosegue il racconto Urban: “Abbiamo incontrato sempre persone molto gentili e disponibili. Ad esempio siamo arrivati in un paese in Andalucia dove la domenica si svolgeva una gara di rally, perciò gli alberghi erano tutti pieni e non si trovava posto per dormire da nessuna parte, ma il proprietario di un hotel ha voluto metterci a disposizione due letti che a volte usava per i suoi dipendenti, ci ha portato a casa sua per fare la doccia e ci ha anche offerto da bere”.

E per il tour del prossimo anno? “La novità dell’anno prossimo sarà che entrambi saremo in pensione, perciò avremo più tempo libero sia per allenarci che per organizzare al meglio un viaggio ancora più lungo: per questo abbiamo già tante belle idee in testa” conclude Mauro.

(Autore: Antonella Callegaro)
(Foto: per gentile concessione di Mauro Urban)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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