È il lume del Castello di Vidor, la lampada che dal lontano 1925 illumina la sommità della guglia principale della torre, un vero e proprio “faro” visibile da lontano che domina le sponde del Quartier del Piave.
Da qualche tempo infatti la vecchia lampadina non funzionava più essendosi bruciata lasciando conseguentemente al buio la sommità del castello.
Un intervento necessario quello effettuato nella giornata di ieri, venerdì 6 marzo, da parte del Comitato Pro Castello che con l’intervento dei rocciatori muniti di imbragature e corde sono riusciti ad assicurarsi alla torre ed effettuare la sostituzione della lampadina, con una a led, più efficiente e luminosa della precedente, cambiata nel 2018.
“La lampada esistente, agli ioduri metallici da 250 Watt, ha funzionato per circa 5-6 mila ore – scrive Dario Bordin, membro del Comitato Pro Castello, in un post su Facebook – meno di quanto era scritto nelle specifiche e allora è stato deciso di cambiare sistema e applicare una lampada di nuovo tipo a Led da 80Watt ad alta luminosità (circa 7 mila lumen) e che dovrebbe durare in base alla specifiche 50 mila ore”.
Un’operazione complicata perché la nuova lampada a led non coincideva alla perfezione con il vecchio impianto di contatto e dopo una serie di modifiche tecniche la “fiamma” si è accesa.
“Sono stati momenti di preoccupazione – continua Bordin – perché se fosse stato un problema di interruzione della linea che saliva alla lampada non saremo riusciti a farla funzionare per la serata di ieri e bisognava poi richiedere l’intervento di elettricisti e nuovamente dei rocciatori per la riparazione o sostituzione della linea”.
“La lampada posta sulla sommità del Castello di Vidor è utilissima per la notte e fa si che si veda bene il castello da molto lontano – afferma Mario Bailo, sindaco di Vidor- è stato un intervento importante, vederla accesa è un simbolo di orgoglio non solo per noi dell’amministrazione comunale ma anche tutti i cittadini di Vidor”.
Dal 1925 la lampada si accende ogni notte, a ricordo dei caduti di Vidor durante la grande Guerra e successivamente anche della Seconda Guerra Mondiale, un simbolo per tutti i vidoresi che nel vederla spenta hanno sentito la mancanza di un pezzo reale di Vidor.
(Fonte: Francesco Pastro © Qdpnews.it).
(Foto: Dario Bordin).
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