Si è svolta oggi giovedì 4 luglio, nella sede di Veneto Strade, una riunione, alla presenza delle amministrazioni territorialmente interessate, del direttore generale e dei tecnici di Veneto Strade S.p.A. per illustrare lo stato di avanzamento delle attività di redazione del progetto del nuovo Ponte di Vidor.
Presenti il consigliere provinciale con delega alla viabilità Claudio Sartor e i sindaci di Valdobbiadene, Pederobba, Vidor e Cornuda, Luciano Fregonese, Marco Turato, Mario Bailo ed Enrico Gallina, il vicesindaco di Vidor Albino Cordiali e il consigliere regionale Tommaso Razzolini.
Il direttore generale di Veneto Strade ha comunicato che nei giorni scorsi è stata presentata istanza alla Provincia di Treviso finalizzata all’indizione della conferenza di servizi istruttoria e all’ottenimento del parere preliminare di compatibilità ambientale sul progetto del nuovo ponte.
Il gruppo di progettazione ha quindi illustrato gli esiti, nel complesso positivi, delle analisi degli impatti sulle varie componenti ambientali, socioeconomiche e sulla popolazione conseguenti alla presenza della nuova infrastruttura, che saranno oggetto di analisi da parte del competente Settore Ambiente e Pianificazione territoriale – Valutazione Impatto Ambientale della Provincia di Treviso.
L’iter avviato prevede ora da parte della Provincia la pubblicazione del progetto, e successivamente lo stesso sarà sottoposto alla valutazione degli enti preposti al fine di ottenere ogni osservazione, richiesta di integrazione o nulla osta preventivo, oltre che il parere sulla compatibilità ambientale, necessari alla successiva fase di eventuale adeguamento e approvazione del progetto.
La tempistica stimata prevede la conclusione dei procedimenti entro la fine del prossimo autunno.
“Siamo soddisfatti – commentano gli amministratori del territorio – del lavoro svolto dai professionisti incaricati da Veneto Strade, i quali confermano positivamente che la scelta del tracciato, decisa dai sindaci del territorio e avallata dai rispettivi consigli comunali, non solo rispetta i voleri delle comunità locali, ma è la migliore sotto il profilo dell’impatto ambientale e paesaggistico”.
“La nostra volontà – concludono – è ora quella di chiedere subito un incontro ai responsabili politici per sostenere la necessità che quest’opera abbia un finanziamento ministeriale”.
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