Vidor, tutti assolti alla Vidori Servizi, nessun traffico illecito di rifiuti: per il Pm il fatto non costituisce reato

La procura aveva chiesto condanne per 4 anni e 6 mesi, ma il processo a carico dei vertici della Vidori per traffico illecito di rifiuti si è concluso con l’assoluzione piena di tutti gli imputati.

Il collegio del tribunale di Treviso, presieduto dal giudice Francesco Sartorio ha infatti assolto Andrea Vidori, figlio del patron Giuseppe, all’epoca dei fatti amministratore dell’azienda, Maurizio Chiesurin responsabile della gestione e suo braccio destro, Mauro Pivato responsabile dell’impianto fino al 2011 e il suo successore Roberto Fier.

Il pm Lucia D’Alessandro della procura distrettuale di Venezia (competente per il tipo di reato), aveva chiesto la condanna a 1 anno e 6 mesi ciascuno per Vidori, Chiesurin e Pivato (l’assoluzione per Fier) e per tutti l’assoluzione dall’accusa più pesante, che ipotizzava la costituzione da parte degli imputati di un’associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti.

Al centro dell’accusa la Vidori Servizi Ambientali, che gestisce un impianto di raccolta, stoccaggio e smaltimento di rifiuti speciali tossico-nocivi a Vidor (distrutta da un incendio doloso nell’agosto del 2017) e autorizzata a compiere operazioni di miscelazione finalizzate alla spedizione di conglomerati all’estero.

I quattro imputati dovevano rispondere di 19 capi d’imputazione, per fatti relativi al periodo tra il 2009 e il 2012, con un grave danno ambientale. Per questo la Regione Veneto si era costituita parte civile.

Ma al termine del processo, iniziato nel 2014, per tutti è arrivata l’assoluzione perché il fatto non costituisce reato e per non aver commesso il fatto.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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