Vidor, concluso il percorso di formazione e aggiornamento per le guide turistiche professionistiche della Provincia di Treviso

Due giorni fa si è concluso a Vidor il percorso di formazione e aggiornamento rivolto alle guide turistiche professionistiche della Provincia di Treviso.

Una quindicina di guide turistiche e naturalistiche professioniste della Marca Trevigiana hanno fatto un viaggio a ritroso nel tempo in una Vidor inedita e poco conosciuta per approfondire e allargare la conoscenza di un territorio ricco di bellezze naturalistiche, artistiche e culturali.

Il gruppo, accompagnato dalla professoressa Maurizia Manto, autrice di due importanti volumi sulla storia di Vidor, ha visitato l’abbazia di Santa Bona e il suo splendido chiostro, grazie alla disponibilità del suo proprietario, il conte Alberto Da Sacco.

Dopo aver varcato i cancelli ed essersi inoltrate nel grande parco, le guide hanno scoperto gli scrigni d’arte del luogo.

“Qui – ha esordito Maurizia Manto – ogni muro trasuda storia e storie; da quella di Giovanni da Vidor a quella di Santa Bona, dai Benedettini alla Grande Guerra”.

Il pomeriggio è proseguito con la visita al colle del Castello dove affondano le radici più antiche di Vidor e da dove si gode di una vista panoramica ineguagliabile, dal Grappa al Piave.

Si è trattato di un importante momento formativo, utile agli operatori del settore per acquisire nuove competenze e dettagli storici su un territorio periferico, lontano dalle città d’arte più famose ma non meno importante.

Il corso di formazione ha visto la collaborazione dello Iat di Valdobbiadene.

L’abbazia e il Castello di Vidor sono capaci di narrazioni avventurose e romantiche i cui protagonisti sono cavalieri crociati e templari, monaci intraprendenti, nobildonne generose e soldati valorosi.

Nelle due visite precedenti le guide erano state accompagnate da Raffaello Spironelli a Farra di Soligo, Col San Martino, Soligo e Collagù, tra santuari e chiesette, colline cucite a vigneto e preziosi affreschi.

Per loro si è trattato di un corso di aggiornamento molto utile, che ha decretato ufficialmente la rivincita della micro-destinazione: ora la stagione turistica può iniziare.

(Foto: Iat di Valdobbiadene).
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